Scritto dal Dottor Klaus Kaiser – Ontario (Canada)
Il Market Business News (MBN) ha riportato che “Il Consiglio Danese sull’Etica (DCE) vuole che il suo Governo si trasformi in Robin Hood – ma invece di derubare i ricchi, l’obiettivo sarebbe la carne rossa, mentre le turbine eoliche prendono il posto dei poveri”.
Più in dettaglio, il Consiglio auspica che il governo imponga una “tassa climatica sulla carne rossa”. L’essere costretti a dover pagare quella che è già la più alta bolletta elettrica fra i paesi dell’Unione Europea non pare essere sufficiente per alcuni filantropi in Danimarca. Ovviamente, è necessario imporre ulteriori misure punitive.
Perchè?
Voi, cari lettori, dovreste realmente vergognarvi di voi stessi; come si potrebbe anche solo pensare di porre una domanda del genere? Non lo sapete che i bovini, come gli altri ruminanti emettono anidride carbonica e metano? Non lo sapete che come foraggio richiedono erba o piante similari? Per non parlare del loro fabbisogno di acqua per vivere?
La medesima inchiesta del MBN afferma che i “membri del Consiglio hanno discusso la questione nel corso degli ultimi sei mesi.” Evviva, questo forse vuol dire che alcune persone si sono incontrate un paio di volte in un pub di fronte ad una o due pinte di birra?
Naturalmente, come già si può immaginare, tutto questo avviene per una “buona causa”, nello specifico un qualsiasi abbassamento delle emissioni di anidride carbonica (CO2) o di metano (CH4) che si ritiene siano responsabili della rapida discesa del mondo verso un colpo di caldo o qualcosa di simile. E questo nonostante non sia mai stata esibita alcuna prova scientifica che dimostri che questi due gas abbiano un qualsivoglia effetto proclamato sul clima. E comunque, la CO2 è presente nell’atmosfera al sorprendente livello dello 0.04% e il CH4 ha una concentrazione ancora più sbalorditiva dello 0,0002%.
Chiaramente poi, questi due gas invisibili devono essere per forza di cose responsabili di tutti gli uragani, tornado, inondazioni, correnti d’aria, ondate di calore, ondate di freddo e qualsiasi altro disastro naturale che si verifica sulla Terra. Ah, se solo il mondo potesse essere tanto semplice!
Mentre questa notizia sta facendo il giro del mondo, ho fatto una piccola ricerca sul web. Con mia grande sorpresa, quel famoso Consiglio sembra avere un profilo piuttosto limitato.
Il Consiglio Danese sull’Etica
Tanto per cominciare, ci si può chiedere se il Consiglio sia ancora in vita. Se si fa una ricerca sul web, alla fine ci si imbatte in un link a Etiskraad.dk/ un sito internet che sembra essere disponibile solamente in lingua Danese. Il mio tentativo di contattarli all’indirizzo di posta elettronica visualizzato non ha portato ad alcuna risposta (entro 4 giorni). Di conseguenza, sembra consistere di non più di una manciata di illusi Danesi.
Ma questo è solo l’inizio. L’inchiesta del MBN afferma anche che “Per il momento la raccomandazione del Consiglio è limitata alla carne rossa…” In parole povere: se questa raccomandazione avrà successo, allora con tutta probabilità seguiranno altre raccomandazioni del tutto similari sulla carne di maiale, il pollo, il pesce, e qualsiasi altra proteina animale. In breve, è assai probabile che il loro obiettivo sia quello di farvi passare ad una dieta vegana – mentre loro continuano a prosperare mangiando bistecche.
Tutto si riduce al tasso di consumo annuale per persona ed è qui che i Danesi se la passano piuttosto bene, come si può vedere di seguito.
Consumo di Carne Pro Capite
Per dimostrare il mio punto di vista, date un’occhiata alla tabella (abbreviata) che mostra il consumo di carne (per il 2002, l’anno più recente per il quale questo dato è disponibile) a persona. Complessivamente, quella pagina elenca il consumo di carne pro capite per 180 paesi. E quello che salta fuori è che la Danimarca è riportata essere al top della lista, con 146 kg / persona all’anno.
Consumo annuale di carne in kg pro capite, dati ricavati dal link di cui sopra. | Un’altra, più recente compilazione (2012) da parte di ProCon mostra che ad essere al top è la gente del Lussemburgo, con un consumo annuale di carne totale (manzo, maiale, pollame, carne di montone e capra, e “altro”) di 136 kg all’anno, con i Danesi che li inseguono a distanza ravvicinata. A dirla tutta, i numeri esatti su chi mangia più o meno carne e in quale anno non hanno alcuna importanza. I dati di cui sopra, se li si prende sul serio nel contesto della proclamazione del DCE, significano che si è già caduti nella trappola.
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In altre parole, non credo che il mondo senta il bisogno di una qualsiasi organizzazione che possa prescrivere la vostra alimentazione, certamente non un piccolo gruppo di Danesi illusi né un gruppo non elettivo e non responsabile di funzionari delle Nazioni Unite (ONU). Purtroppo, il fatto che solamente alcuni funzionari del governo Danese abbiano risposto alle riflessioni del DCE da solo è sufficiente a fornire un certo grado di credibilità al vero nocciolo della questione che è dietro all’idea di quel Consiglio.
L’intera questione è un banco di prova, naturalmente, con il supporto delle Nazioni Unite (perlomeno implicito) la cui funzione è quella di farvi rabbrividire. Lo vedete, hanno già vinto!
Il linguaggio “PC” (politicamente corretto) era solo l’inizio. Adesso la mente progressiva si è attivata anche sulle vostre abitudini alimentari. Non ho alcun problema con i vegetariani, ma qualunque possano essere le vostre preferenze alimentari, a me piace ancora gustarmi una Bistecca ben cotta.
Dott. Klaus Kaiser – Ontario (Canada) – è l’autore di “CONVENIENT MYTHS, the green revolution – perceptions, politics, and facts” – www.conventientmyths.com
Il Dott. Klaus L.E. Kaiser è uno scienziato professionista con un dottorato in chimica ottenuto presso il Politecnico di Monaco di Baviera in Germania. Ha lavorato come ricercatore scientifico e capo progettuale al Canada Centre for Inland Waters del Ministero dell’Ambiente Canadese per più di 30 anni ed è attualmente il Direttore di Ricerca presso TerraBase Inc. Il Dott. Kaiser è attivo nell’ambito della ricerca da più di quattro decenni; è l’autore di quasi 300 pubblicazioni su riviste scientifiche, relazioni governative e di agenzie internazionali, libri, riviste e quotidiani.
Traduzione a cura di Mauri Sesler