Che cosa ha ucciso i mammut – Un colpo di calore o un colpo di freddo?
27 Luglio 2015 – http://iceagenow.info/2015/07/what-killed-the-mammoths-heatstroke-or-frostbite/
Traduzione a cura di Mauri Ses.
“E’ ovvio, il congelamento sta uccidendo solamente i tuoi arti, le dita dei piedi e delle mani , il naso e le orecchie. Tuttavia questo fenomeno spesso precede un grave raffreddamento di tutto il corpo, che ha come conseguenza quella di portare alla morte. “- Dott. Klaus L.E. Kaiser
Che cosa ha ucciso i mammut – Un colpo di calore o un colpo di freddo?
Dott. Klaus L.E. Kaiser
Un nuovo studio sui mammut lanosi ha legato la loro estinzione, avvenuta circa 10.000 anni fa, al “cambiamento climatico” – e quale altra poteva essere la causa. Tutti i media progressisti stanno dando gran risalto a questa notizia.
Questo il titolo di testa che compare sul sito www.news.com.au : “Grandi estinzioni causate da forme di riscaldamento globale pre-umano”. Il reportage afferma che “Il Prof. Alan Cooper dell’Università di Adelaide, principale autore dello studio, ha scoperto che grandi forme di estinzione “scaglionate nel tempo” in tutto l’emisfero settentrionale sono coincise con brevi, rapide forme di riscaldamento”, ecc
E invece è così che titola il National Geographic: “Improvvisamente il riscaldamento climatico ha innescato delle rivoluzioni fra le mega bestie”.
Questo il titolo del Democratic Underground: “I mammut furono uccisi da un brusco cambiamento climatico” Nell’articolo “pubblicato oggi su Science, i ricercatori affermano invece, che i periodi freddi estremi, come l’ultimo massimo glaciale, non sembrano corrispondere con queste estinzioni di massa”.
Infine ecco il titolo di testa al Dispatch Times, a firma di Micah Dacolo: “Il cambiamento climatico ha portato all’estinzione dei mammut lanosi, e altro potrebbe seguire a questa tendenza” e più in basso “Lo studio ha messo in evidenza il fatto che il cambiamento climatico ha rappresentato una grande minaccia per gli animali e il riscaldamento globale, che è quello di questo periodo, potrebbe avere una notevole ripercussione.”
Colpo di Calore
L’articolo pubblicato su Science a cui fa riferimento l’inchiesta del Democratic Underground porta il seguente titolo: “Brusche forme di riscaldamento guidarono il ricambio della megafauna nel tardo Pleistocene Holarctic”. Le sue astrazioni non sono meno illuminanti del titolo stesso e l’articolo conclude con “La presenza di molte transizioni criptico biotiche antecedenti ai confini del Pleistocene / Olocene, rivelate da campioni di DNA antico, confermano l’importanza del cambiamento climatico nelle estinzioni delle popolazioni di megafauna e suggerisce che le strutture di metapopolazione necessarie per sopravvivere a tali cambiamenti climatici ripetuti e rapidi erano suscettibili all’impatto dell’uomo”.
Inconfondibilmente, i mammut devono essere stati schiantati dai colpi di calore e forse non solo i mammut. Provate ad immaginare, seguendo le affermazioni degli scienziati “Le temperature aumentarono dai 4°C ai 16°C in pochi decenni e tali aumenti perdurarono per centinaia di migliaia di anni”, causando “cambiamenti drammatici nelle precipitazioni pluviali globali e negli schemi della vegetazione.”
Congelamento
Non sei ancora convinto. E’ ovvio, il congelamento sta uccidendo solamente i tuoi arti, le dita dei piedi e delle mani, il naso e le orecchie. Tuttavia questo fenomeno spesso precede un grave raffreddamento di tutto il corpo, che ha come conseguenza quella di portare alla morte. Quando il corpo diventa troppo freddo, interrompe la circolazione del sangue agli arti e alla pelle e cerca di preservare le funzioni più importanti di sensibili organi vitali. Tutto questo aumenta la pressione del sangue all’interno del corpo, tanto che una persona può pensare che il corpo in realtà sia ancora caldo, mentre la pelle e gli arti sono congelati.
Non è raro che le persone che soffrono di ipotermia grave (raffreddamento) arrivino a spogliarsi completamente, al fine di alleviare la sensazione percepita di surriscaldamento. Da un “punto di vista tecnico” si potrebbe dire che i sensori di temperatura del loro corpo siano andati fuori controllo. Al loro interno queste persone si sentono surriscaldate, ma in realtà stanno perdendo calore corporeo vitale sulla parte esterna. Purtroppo, senza un intervento tempestivo (prevenzione della perdita di calore e di calore esterno) si preannuncia l’imminente fine della loro vita.
Torniamo però ai mammut lanosi e alla questione su quello che ne ha causato l’estinzione:
Vale la pena di leggere fino alla fine il breve articolo scritto da M. Dacolo. Proprio l’ultima frase di tale denuncia stravolge di 180 gradi l’intero messaggio che potrebbe essere stato dedotto dalla lettura della parte principale di tutta questa storia. Questo è quello che viene detto a fine articolo:
“Anche se gli scienziati sono stati in grado di comprendere che a causare l’estinzione fu il freddo, i progressi nelle dotazioni di campioni di DNA da fossili e carbonio li hanno aiutati a rafforzare i loro studi.”
Faresti meglio a rileggerti questa frase un paio di volte. Afferma che i mammut lanosi furono sterminati dal freddo, e non dai colpi di calore!
Contraddizioni
Ovviamente, ci sono alcune contraddizioni sostanziali che sono contenute in queste notizie, per come vengono trasmesse da fonti diverse. Per questa ragione, ho deciso di contattare i relativi autori e di porgli una semplice domanda, e cioè “… è stato il riscaldamento o il raffreddamento che ha fatto fuori i mammut?”
La risposta che ho ricevuto dal dottor Cooper alla mia domanda è stata: “… sembra quasi che il Dispatch Times non abbia letto con molta attenzione l’articolo o il comunicato stampa!” Sarà anche così, comunque questo è il comunicato stampa dell’Università di Adelaide: “E’ diventato sempre più chiaro che un rapido riscaldamento e non un’improvvisa ondata di freddo, sia stata la causa delle grandi estinzioni durante l’ultimo massimo glaciale”, anche se poi i mammut si estinsero molto più tardi rispetto all’ultimo massimo glaciale (avvenuto circa 20.000 anni fa). E’ evidente che né l’email di risposta del dottor Cooper al sottoscritto né il comunicato stampa dell’università sono stati in grado di fornire veramente una risposta alla mia domanda.
È interessante notare che anche altri risultati ottenuti dal dottor Cooper sembrano contraddire il suo nuovo lavoro. Ad esempio, nel 2012, lui e i suoi collaboratori hanno scritto in PLOS ONE “modificazioni epigenetiche hanno il potenziale di creare diversità fenotipica in risposta a stimoli ambientali, e, a differenza dei cambiamenti genetici, possono essere indotte in più individui di una popolazione contemporaneamente. Ciò consentirebbe un rapido adattamento a un ambiente mutato, e di fronte a forti pressioni selettive (come può essere sperimentato durante i cambiamenti climatici), pervasività di un fenotipo di tutta una popolazione senza alcuna variazione genetica “.
Il colpo di grazia?
Se è così semplice adattarsi ai cambiamenti climatici, perché l’intera popolazione di forse centinaia di migliaia di mammut nelle aree settentrionali del Nord America, Europa e Asia venne sterminata in così breve tempo? Il coautore dello studio, il Prof. Chris Turney dell’Università del Nuovo Galles del Sud ha una precisa risposta a tale quesito: “… l’ascesa degli esseri umani diede il colpo di grazia a una popolazione di mammut che era già sotto stress.” I pochi abitanti di queste vaste aree – con la popolazione totale che probabilmente era solo una piccola frazione rispetto al numero di mammut che riempivano il paesaggio – si suppone che abbiano cacciato i mammut fino a provocarne l’estinzione. I mammut devono essersi messi in fila, standosene fermi ad attendere di essere macellati uno dopo l’altro con coltelli dell’età della pietra. Francamente trovo che questa risposta sia ancora più assurda.
La Realtà dei Mammut
Lo scioglimento delle grandi placche di ghiaccio continentali non venne causato da forme di riscaldamento costante. Venne interrotto da periodi di raffreddamento improvvisi ed estremi. Gli animali che seguivano il ritiro della copertura del ghiaccio alla ricerca di nuovi habitat non furono in grado di sfuggire al rovesciamento di fortuna causato da tali cambiamenti repentini. Ad esempio, il periodo del Dryas Recente (della durata di circa 1.500 anni, e terminato circa 11.000 anni fa) vide un rapido ritorno a condizioni glaciali alle latitudini più alte dell’emisfero settentrionale, e questo in netto contrasto con il riscaldamento della precedente deglaciazione interstadiale. Tali transizioni si verificarono in un periodo di tempo di una decina d’anni, ma la loro comparsa potrebbe anche essere stata più rapida ( Wikipedia ). Tale periodo è descritto nel comunicato stampa dell’università di Adelaide come “l’improvvisa scomparsa dei mammut.”
Qualunque cosa provocò la morte dei mammut, non fu a causa di un colpo di calore e non fu a causa di battute di caccia. Naturalmente, ciò che è realmente accaduto ai mammut è noto già da tempo. E’ stato descritto in maniera brillante da Robert Felix nel suo libro “Not by Fire, but by Ice – La Prossima Era Glaciale” (Macrolibrarsi Edizioni – versione italiana n.d.t.). Felix cita anche il libro “Mammoths / Mammut” del 1994 di Adrian Lister e Paul Bahn: “Alcune stime suggeriscono che ci sono 10 milioni di mammut che ancora giacciono sepolti nel permafrost siberiano.” Poi ci sono anche gli innumerevoli corpi di renne, bisonti giganti, alci giganti, volverine, leoni delle caverne, castori, cavalli e lupi che sono stati trascinati lungo le rive dei fiumi dalle aree del permafrost della Siberia.
Ci sono anche testimonianze che parlano di cani e avvoltoi che sono stati visti cibarsi di queste carcasse appena affiorate. Perché queste carcasse in decomposizione affiorano adesso piuttosto che 10.000 o 5.000 anni fa, quando gli animali morirono rapidamente? Sarebbe possibile per tali carcasse essersi conservate così come sono, se non fossero state “congelate sul posto”, ma fossero state uccise da un “colpo di calore?” Quindi, che cosa ha veramente provocato la scomparsa dei mammut? Sono curioso di sentire il vostro parere sulle cause relative alla morte dei lanosi.
Il “cambiamento climatico” non è unidirezionale e può far anche presagire temperature più fredde – non solo per i mammut.
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Il Dott. Klaus L.E. Kaiser è l’autore di “Convenient Myths, the green revolution – perceptions, politics, and facts”. Si veda convenientmyths.com