Prima di elencare le date a maggior rischio geologico di quest’anno, occorre fare una premessa sui motivi che mi hanno spinto a formulare questa tendenza previsionale.

Come si può leggere nei link di seguito, EL NINO E I CAMBIAMENTI CLIMATICI (attivitasolare.com)

REAZIONI CHIMICHE DURANTE LA PICCOLA ERA GLACIALE (attivitasolare.com)

Il Clima che verrà : Glaciazione o global warming ? eBook : Russo, Alessio: Amazon.it: Kindle Store

tra cui vi è anche il libro che ho pubblicato lo scorso anno, si evince una stretta relazione tra incrementi del vulcanismo terrestre ed i raffreddamenti climatici. Tutte le fasi più fredde della storia recente (1300-1350; 1780-1820) sono coincise con un aumento delle fasi di El Nino (vulcanismo sottomarino) in contemporanea con forti eruzioni vulcaniche su terraferma.
Quello che è balzato all’occhio, come ho scritto anche nella mia tendenza sull’inverno TENDENZA AUTUNNO-INVERNO 2023/24 (attivitasolare.com), è che il forte riscaldamento degli oceani di quest’anno non è dovuto a variazioni di calore atmosferico, bensì proveniente dalle profondità dell’oceano e quindi causato dal vulcanismo sottomarino. Se in un primo momento tal riscaldamento dei mari genera un accumulo di calore nell’aria, evidenziato da anticicloni subtropicali più forti e persistenti, esso evidenzia però una frequenza sismica globale in aumento e quindi moti convettivi nel mantello in deciso rinforzo. Tali moti se continuano a rinforzarsi possono arrivare ad innescare importanti eruzioni vulcaniche su terraferma (in genere si attiva sempre prima il vulcanismo sottomarino essendo più vicino al mantello e dopo quello in superficie, essendo i vulcani terrestri più distanti ed elevati in altezza) ed un generale aumento dei terremoti.
Il mix tra vapore acqueo atmosferico in abbondanza e le ceneri che schermano la radiazione solare, possono determinare un rapido ed improvviso raffreddamento del clima, dovuto ad un calo veloce della temperatura e ad un forte aumento delle precipitazioni, dovuto al mix tra le ceneri, che fungono da nuclei di condensazione e il vapore acqueo elevato, che si traduce in un incremento enorme delle nevicate (albedo in forte aumento). Detto questo, il fatto che gli oceani si siano riscaldati parecchio lo scorso anno potrebbe ben essere un precursore vulcanico/sismico per questo 2024, e si potrebbero realizzare una o più eruzioni molto potenti in superficie. E guarda caso molto spesso gli episodi di El Nino hanno anticipato di circa un anno forti eruzioni vulcaniche su terraferma : 1782-1784 forte El Nino, 1783 eruzione Laki (Islanda, Vei 7); 1789-94 fortissimo episodio Enso positivo, nel 1790 eruzione Vesuvio ed Etna (Vei 4-5) e nel 1792 eruzione Unzen Giappone (Vei 6/7); 1814-15 El Nino moderato/forte, aprile 1815 eruzione Tambora (Vei 7+); 1990-94 El Nino moderato ma persistente, nel 1991 erutta il Pinatubo (Vei 6).

Anche il Global Wheather Oscillations dell’autorevole dott. David Dilley, sempre utilizzando parametri astronomico-gravitazionali e legati all’attività solare, prevede in tendenza una o più forti eruzioni vulcaniche entro il 2030 (probabilmente proprio dal 2024) che faranno crollare le temperature globali.


Ancor di più suggerisce tale ipotesi che nel 2024 avremo il picco dell’attuale ciclo solare, con tempeste solari attese molto potenti, in grado di destabilizzare il nucleo e mantello terrestri (incrementandone enormemente i moti convettivi), in quanto costituiti da materiali ferromagnetici e quindi molti suscettibili a perturbazioni elettromagnetiche esterne (l’elevata presenza di materiali ferrosi fa si che lo stesso campo magnetico terrestre si formi a partire dal nucleo).

Importante a sostegno di ciò un recente articolo apparso su Nature che evidenzia una correlazione tra i picchi di attività solare ed i terremoti principali
On the correlation between solar activity and large earthquakes worldwide | Scientific Reports (nature.com)

Non di meno, tra aprile e maggio avremo congiunzioni planetarie veramente degne di nota (Urano-Giove) e (Saturno-Nettuno-Marte). Statisticamente vi è una correlazione tra le più forti tempeste solari (e più in generale variazioni importanti nell’attività solare) ed i giganti del Sistema Solare (Giove-Urano-Saturno-Nettuno) in congiunzione (per chi non lo sapesse, dopo il Sole, i principali regolatori del campo gravitazionale del nostro sistema planetario sono Giove e Saturno). Landscheidt Osservazioni sul Momento Angolare del Sistema Solare: Deep Minimum approach? | New Ice Age (daltonsminima.altervista.org) e Le oscillazioni solari e climatiche sono dovute alle orbite dei pianeti= | Italia e mondo (unina.it)

Inoltre, va da sé che il rischio di eruzioni vulcaniche in grado di creare grossi problemi aumenterà in questi anni anche per il fatto che il clima segue dei cicli piuttosto precisi di circa 200 anni (proprio come le eruzioni vulcaniche principali).
L’ultima forte eruzione risale al 1815, il Tambora, e coincise con l’ultima fase profonda di raffreddamento terrestre.

Sono passati 210 anni da allora, i tempi di ritorno ci sono tutti… Lo stesso Yellowstone ha l’ultima eruzione che risale a 640 mila anni fa, con una media di ritorno di 600 mila anni (siamo in ritardo anche qui).

Il Prof. David Dilley è d’accordo con la mia ipotesi: il Global Cooling, in tendenza, inizierà nel 2024 a seguito di una forte eruzione vulcanica.

In conclusione, tenendo conto di quanto detto sopra, vediamo le date quest’anno più a rischio per la sismologia ed il vulcanismo terrestre:

8-12 febbraio: Luna nuova (in entrata) al perigeo minimo congiunta a Mercurio-Marte-Venere-Plutone congiunti; Sole perfettamente quadrato ad Urano.
Rischio sismico importante atteso su Mediterraneo centro orientale (e zone continentali prospicienti) e west coast del Nord America.

25-27 febbraio: Luna piena opposta a Saturno-Sole-Mercurio congiunti; Marte-Venere-Plutone quadrati a Giove;
Rischio sismico elevato in Asia centrale e Pacifico orientale.

16-20 aprile, una delle fasi più critiche: Primo quarto opposto a Plutone e quadrati a Sole-Venere-Mercurio-Chirone-Nodo lunare congiunti. Congiunzione esatta Marte-Saturno e Giove-Urano. Rischio sismico estremo sul nord America (West Coast Usa in particolare) nel Pacifico settentrionale e sud-est asiatico.

15-22 maggio fase peggiore: rischio concreto eruzione vulcanica importante (Vei 7): Primo quarto congiunto a Regolo, quadrato a Giove-Urano-Venere-Sole-Pleiadi-Algol congiunti. Marte-Nodo lunare-Chirone congiunti; inizia congiunzione Saturno-Nettuno. Pericolo di violentissime eruzioni vulcaniche nell’area della “cintura del fuoco” ma soprattutto nella fascia montuosa che attraversa il Nord America dall’Alaska al Messico.

14-21 giugno : Primo quarto di Luna opposto a Saturno-Nettuno congiunti, quadrati a Sole-Mercurio-Venere congiunti. Marte quadrato a Plutone. Rischio sismico e vulcanico importante in Islanda e area caraibica.

Segnatevi queste date che le verifichiamo insieme 😉

A presto
Alessio D.G.