Quando si parla di cambiamenti climatici, spesso e volentieri sentiamo, per bocca dei grandi esperti, qualcosa tipo “il 2014 è stato l’anno più caldo di sempre”… senza che ci venga spiegato altro. Poi il nostro caro Enzo, alla continua ricerca di articoli e prove di questo inganno globale, ci dimostra che, in realtà, le cose stanno in tutt’altro modo. Ovvero che c’è un 38% di probabilità che il 2014 possa essere l’anno più caldo dal 1880… ma c’è anche, aggiungo io, un ragguardevole 62% che ciò non sia affatto vero! Sapete com’è… i numeri parlano chiaro!
Inevitabilmente scoppiano le polemiche… e qualcuno, intento a difendere a spada tratta l’indifendibile posizione, tutt’altro che scientifica, di chi sostiene il Riscaldamento Globale, se ne esce con affermazioni del tipo: “i mari sono i più caldi di sempre”…
A quel punto arrivo io… paladino delle cause perse in partenza… ma pur sempre cause… e mostro una mappa delle anomalie termiche, secondo i dati NOAA, di qualche giorno fa…
e mi chiedo: come mai, se i mari sono i più caldi di sempre, ci sono anomalie negative? Ovvero… come mai, se oggi i mari sono i più caldi degli ultimi, diciamo, 135 anni, la temperatura di moltissime zone è più bassa rispetto a quella di riferimento (che, nello specifico, non ho ancora capito a quale periodo corrisponde)… ???
Poi, gironzolando per la rete, alla ricerca spasmodica di un grafico con le temperature ASSOLUTE degli ultimi 1000 anni, saltano fuori 2 grafici…
Precisiamo che tali grafici mostrano entrambi la stessa cosa… ovvero la ricostruzione delle temperature degli ultimi 3000 anni per il primo grafico… e 2000 per il secondo. Ma mentre il primo mostra la ricostruzione della temperatura della superficie del mare usando come base dati i sedimenti delle Isole Bermuda (Oceano Atlantico), il secondo mostra l’indice IPWP (Indo-Pacific Warm Pool)… ovvero la temperatura della zona evidenziata nella seguente mappa:
Poi abbiamo che il primo si legge al contrario… ovvero da sinistra verso destra andiamo indietro nel tempo… Il secondo invece è normale, quindi a sinistra si parte dall’anno 0… a destra si arriva ai giorni nostri.
Leggendo i grafici di cui sopra, quindi, scopriamo essenzialmente 3 cose:
1) nel 1700 circa la temperatura del mare aveva raggiungo il suo minimo degli ultimi 2000 anni almeno…
2) negli anni 150 circa, 350 circa e 1200 circa, la temperatura del mare aveva raggiunto il suo massimo degli ultimi 2000 anni…
3) la temperatura attuale del mare è, tutto sommato, in media con quella degli ultimi 2000 anni…. ed inferiore al suo massimo….
I maniaci del Riscaldamento Globale, al quale è bene credere senza fare troppe domande, a questo punto, diranno che, comunque, le ricostruzioni delle temperature non sono molto affidabili… mentre i dati reali dicono tutt’altro.
Certo… infatti vediamo che….
il grafico delle temperature medie globali, stando ai dati NASA/GISS disponibili dal 1880 ad oggi, mostrano tutto sommato un aumento.
Il fatto è che ci risultano fuori luogo le affermazioni del tipo “il 2014 è stato l’anno più caldo dal 1880″… perché è come dire “cavolo… la temperatura del forno, mentre si cuoce la pizza, è molto più alta di quella presente nel congelatore nel quale ho messo la vaschetta del gelato”.
In conclusione… qual’è la verità?
Essenzialmente nessuna… Ovvero non è corretto paragonare temperature degli ultimi anni con quelle del periodo subito successivo alla Piccola Era Glaciale (durata a più riprese dal 1300 al 1850 circa). Perché in quel periodo la temperatura media del pianeta era diminuita, anche in modo sensibile, rispetto alla media dei periodi precedenti.
Pertanto… affermare che oggi fa più caldo rispetto a quando faceva più freddo, è una assoluta ovvietà che non ha alcun valore scientifico.
Piuttosto… quel che bisogna fare è rivedere le previsioni dei “riscaldisti” (ad oltranza)…
…e constatare che, in realtà, la Natura si sta comportando in tutt’altro modo.
Ovvero… che, evidentemente, i modelli matematici sui quali tali “esperti” (o presunti tali) hanno basato oltre 20 anni di studi (e finanziamenti multi-miliardari), sono da rivedere PESANTEMENTE… perché affetti da qualche grave errore concettuale.
E tale errore è, a nostro (ma non solo) avviso, quello di considerare la CO2 come l’unica (o la principale) causa del Riscaldamento Globale e relegare il Sole (e quindi l’Attività Solare) ad una mera “comparsa”!
Chissà… forse un giorno qualcuno si renderà conto che c’è qualcosa di profondamente sbagliato… e prima di sentenziare bisognerebbe andare a considerare ogni possibile variabile… e, magari, contestualizzare un tantino di più l’argomento specifico!
Bernardo