TENDENZE METEO A MEDIO-LUNGO TERMINE
La primavera meteorologica è iniziata con il nuovo mese. Da alcuni giorni regna il tempo stabile su gran parte della nostra penisola con temperature fresche tipiche del periodo o leggermente sottomedia, ma già a partire dal prossimo fine settimana il quadro è destinato a mutare: arriveranno le piogge, il freddo con neve a basse quote sopratutto al nord, dove stante alle ultime emissioni modellistiche la neve potrebbe cadere fino a quote collinari.
L’asset meteo del week-end mostra un ponte anticiclonico atlantico che si eleverà fino alle latitudini polari raggiungendo la Scandinavia e il nord della Russia; il blocco avrà geopotenziali davvero altissimi che raggiungeranno i 1050/1055 HPa; sul centro dell’Europa si isolerà una goccia fredda che scendendo darà origine ad un minimo depressionario sul mediterraneo, minimo che richiamerà venti freddi da est: non si tratterà di venti gelidi, poiché manca il canale diretto con la Siberia isolata dal blocco Russo.
A livello emisfreriale si può notare una progressiva migrazione del vortice polare dal Canada alla Siberia, successivamente il modello americano GFS prevede un forte riscaldamento della stratosfera (final warming), che se andrà in porto metterà il bastone tra le ruote alla trottola polare, avviandola verso la sua dissoluzione naturale, con tutte le conseguenze che ne potrebbero derivare.
Allo stato attuale la primavera classica caratterizzata da un’alternanza tra perturbazioni altantiche e anticiclone delle Azzorre pare l’ipotesi meno accreditata.
Giorgio
ATTIVITA SOLARE