Un altro articolo, pubblicato sulla rivista della Società Astronomica Italiana, L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma, Italia, ritiene che l’attività geomagnetica solare risulta altamente correlata alle variazioni della temperatura globale per il periodo di cui si dispone dei dati, dati riferiti al periodo 1856-2000.

Gli autori K. Georgieva, C. Bianchi, e B. Kirov, “mostrano come l’indice comunemente usato per quantificare i cambiamenti a lungo termine dell’attività solare, il numero delle macchie solari, rappresenti soltanto una parte dell’attività solare complessiva e l’utilizzo di questo indice porta alla sottovalutazione del ruolo reale dell’attività solare complessiva nel riscaldamento globale degli ultimi decenni.

Un indice più adatto per una visione più completa è l’attività geomagnetica del sole che riflette in toto l’attività solare, ed è altamente correlata alle variazioni della temperatura globale per tutto il periodo per il quale si dispone dei dati”.

 

Ancora una volta il riscaldamento globale e correlato all’attività solare!

1 Solar-Terrestrial influences Laboratory, Bulgarian Academy of Sciences, Bl.3 Acad.G.Bonchev str. 1113, Sofia, Bulgaria

2 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Roma, Italy

 

Abstract: L’attività solare insieme all’attività umana è considerata come un possibile fattore di riscaldamento globale osservato nel corso del secolo scorso. Tuttavia, negli ultimi decenni l’attività solare è rimasta più o meno costante, mentre la temperatura dell’aria superficiale è continuata a salire. A questo fattore viene data un’interpretazione come prova che, nel citato periodo, l’attività umana è ancora oggi il fattore principale del riscaldamento globale.

In questo studio si dimostra che l’indice comunemente usato per quantificare i cambiamenti a lungo termine è l’attività solare, nello specifico il numero delle macchie solari, ma che rappresenta soltanto una parte dell’attività solare, e l’utilizzo esclusivo di questo indice, porta alla sottovalutazione del ruolo dell’attività solare nel riscaldamento globale negli ultimi decenni. Di contro un indice più adatto a darne un aspetto più completo è l’attività geomagnetica che riflette tutta l’attività solare, ed è altamente correlata alle variazioni della temperatura globale di tutto il periodo per il quale disponiamo dei dati.

 

Discussione finale: L’attività geomagnetica riflette l’impatto dell’attività solare proveniente da entrambi le regioni del campo magnetico, cioè campi magnetici aperti e chiusi, quindi rimane un miglior indicatore per quanto riguarda l’attività solare, che al contrario, il numero delle macchie solari rimane legato alla sola chiusura del campo magnetico delle regioni attive. Si è notato inoltre, che nell’ultimo secolo la correlazione tra il numero di macchie solari e l’attività geomagnetica è in costante diminuzione, passando da – 0,76 nel periodo 1868-1890, a 0,35 nel periodo 1960-1982, mentre il ritardo è aumentato da 0 a 3 anni (Vieira et al. 2001).

Secondo Echer et al. (2004), la causa probabile sembra essere legata alla doppia struttura di picco dell’attività geomagnetica del sole. Il secondo picco, relativo all’alta velocità del vento solare, costituito da buchi coronali, sembra essere maggiore rispetto al primo con le relative macchie (CME), ma, come già accennato, questo tipo di attività solare
non viene contabilizzato per il numero di macchie solari. Nella figura 6 le variazioni a lungo termine della temperatura globale, sono altamente correlate rispetto alle variazioni a lungo termine dell’attività geomagnetica espressa dal ak-index (Nevanlinna e Kataja 2003).

 

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La correlazione tra le due grandezze, è di 0,85 con p <0,01 per l’intero periodo studiato. Si potrebbe quindi concludere che, sia la correlazione decrescente tra il numero delle macchie solari, l’attività geomagnetica e la deviazione della temperatura globale di tendenza a lungo termine data dall’attività solare come espresso dall’indice delle macchie solari sono causa dell’aumento del numero di flussi ad alta velocità del vento solare sulla fase calante e nel minimo del ciclo delle macchie solari negli ultimi decenni.

A conclusione di quanto esposto, il numero delle macchie solari non è un buon indicatore dell’attività solare, e che affidarsi esclusivamente al numero delle macchie solari porta alla sottovalutazione del ruolo dell’attività solare nel riscaldamento globale.

http://sait.oat.ts.astro.it/MmSAI/76/PDF/969.pdf

Enzo
Attività Solare