Ci vorrebbe un miracolo, od una stagione estiva straordinariamente calda sull’Artico Canadese, oppure l’intervento di grandi navi rompighiaccio, per riuscire a “sfondare” un ghiaccio marino che, attualmente, è spesso oltre quattro metri sulla zona, come ben evidenziato dalla mappa che evidenzia lo spessore glaciale.

Gli ultimi gelidi inverni, ma anche stagioni estive capricciose sul Nord America hanno contribuito all’incremento dello spessore glaciale sulla zona.

L’apertura del famoso “Passaggio a Nord ovest”, ovverosia una rotta delle navi commerciali che passerebbe attraverso le Isole Canadesi dell’Artico, permetterebbe alle navi europee di risparmiare oltre 4000 km di rotta per giungere su Russia, Cina e Giappone, visto che, al momento, l’unica rotta disponibile passa attraverso il Canale di Panama.

Le previsioni di uno scioglimento completo estivo del ghiaccio marino artico, con la conseguente apertura di tale Passaggio, sono state presentate gli scorsi anni dall’IPCC e da numerosi altri studi scientifici, scatenando una vera e propria guerra commerciale tra Stati Uniti, che ritengono il passaggio facente parte di acque internazionali, e Canada, che considera invece tali acque facenti parte della gestione territoriale canadese.

Attualmente, alcune navi ogni anno, particolarmente attrezzate, riescono a “forzare” questo passaggio, seguendo rotte piuttosto settentrionali, sfruttando anche alcune annate di “minimo” dei ghiacci, come avvenuto nel 2008, ad esempio, o nel 2012.

Ma queste “guerre” commerciali rischiano, almeno quest’anno, di rimanere solo sulla carta: lo spessore dei ghiacci superiore alla norma, rende impossibile, al momento, il transito delle navi.

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Fonte Web: http://www.freddofili.it/2015/04/22/passaggio-a-nord-ovest-niente-probabili-aperture-questanno/

Roberto
Attività solare