Sono le 8.00 del mattino di un giorno qualunque, in un luogo qualunque, un mese qualunque…
La notte l’avete trascorsa a cambiare pannolini al vostro splendido bambino…. ma nonostante le ore di insonnia, alle 7.40 siente usciti di casa per andare a lavoro.
Ora sono già almeno 10 minuti che state fermi ad uno dei semafori… pronti per entrare in tangenziale e raggiungere l’uscita più vicina. Ma niente. Nessuno si muove. Tutti sembrano pietrificati. Qualcuno ha pure suonato il clacson.
Vi rassegnate all’idea di subire l’ennesima lavata di testa del vostro capo che è ormai stufo dei vostri continui ritardi… così, per distrarvi un po, accendete la radio per ascoltare qualche bella canzone.
Sulla vostra radio preferita sentite le ultime parole di un discorso, forse, importante… Parole che più o meno recitano così: “…che Dio vi aiuti”!
I pensieri si alternano nella vostra mente e fanno a cazzotti pur di essere i primi della lista dalla quale estrarrete a sorte quello che pensate essere il motivo di tali parole. Possibile ci sia così tanto traffico anche oggi in Tangenziale?
Poi cambiate canale. Nel frattempo nessuno si è più mosso dall’incrocio. Nemmeno sull’altra corsia… e la cosa vi sembra sempre più strana.
Sul nuovo canale stanno mandando in orda la pubblicità. Passate oltre… e ancora oltre… e ancora….
Dopo minuti interminabili a cambiare stazione, finalmente trovate un qualcuno che sta parlando. Dalle frasi sconclusionate che sentite riuscite a capire che c’è qualcosa che non va e non è affatto colpa del traffico in tangenziale. I collegamenti radiofonici da tutta la nazione (una qualunque) vi fanno capire che è una cosa serie.
Uscite dalla macchina e vi avvicinate a quella davanti… C’è una donna, abbastanza giovane, in lacrime… che terrorizzata non riesce neanche a voltarsi verso il finestrino.
E così andate oltre. Scena simile.
Tornate alla macchina, prendete il cellulare con l’intento di chiamare casa… ma non c’è linea… ed una voce registrata vi avverte che le linee sono intasate, consigliandovi di riprovare più tardi.
A quel punto realizzate che, al diavolo il lavoro (uno qualunque), è meglio tornare a casa a piedi e sincerarsi delle condizioni della vostra famiglia. Chiudete pertanto la macchina a chiave e vi avviate verso casa… notando che molti altri automobilisti, come voi, stanno facendo la stessa cosa.
Ne fermate uno e gli chiedete cosa sta accadendo… Lui vi guarda… vi mette la mano sulla spalla e vi dice con voce sommessa: torna dalla tua famiglia e trascorri con loro le ultime ore che ci restano.
Il sangue vi si ghiaccia nelle vene…. tutti sembrano terrorizzati da qualcosa… e voi non sapete neanche cosa….
Continuate.
Un prete, sul sagrario della sua chiesa, cerca di persuadere la gente affinché si penta dei propri peccati.
Pensate che, forse, è l’uomo giusto per rispondere alle vostre domande… ma poi vedete un poliziotto e decidete che è meglio quest’ultimo.
Così vi avvicinate all’uomo in divisa (il fascino….) e chiedete spiegazione.
Uniche parole: “Sta arrivando la fine del mondo. Mi scusi ma non ho tempo”.
Ecco… almeno sapete qualcosa… Ma cosa accadrà?
Continuate sempre più velocemente verso casa. Ormai avete gettato via anche il cellulare e la giacca… State correndo… un campione di maratona non riuscirebbe ad eguagliare il vostro ritmo.
Ancora pochi minuti e arrivate sarete a casa.
Poi un boato fortissimo ed una luce accecante vi distrae e quasi vi fa cadere a terra.
Vi girate e vedete in lontananza un oggetto incandescente iniziare la sua corsa verso la Terra. È entrato nell’atmosfera e si è infuocato. Quella palla di fuoco avrà le dimensioni di un campo di calcio.
Accelerate ancora di più… e finalmente imboccate il vialetto di casa.
State per aprire la porta ed altri boati paurosi squarciano il silenzio assordante tutto intorno a voi.
Finalmente entrate in casa e con vostro immenso stupore, trovate ancora tutti che dormono beati. Nessuno ha sentito niente… nessuno sa niente.
Poi il trillo della sveglia…
…aprite gli occhi e vi accorgete che avete avuto un incubo.
Cosa fareste voi se uno scenario simile dovesse concretizzarsi realmente?
Negli ultimi anni sempre più spesso si parla o si preannuncia l’impatto di un asteroide, un meteorite o una cometa.
Corpi celesti diversi… dinamiche orbitali diverse… effetti diversi… Ma pur sempre distruttivi.
Nei cieli della Russia qualche anno fa un meteorite di qualche metro è stato disintegrato, a quanto pare, con il sistema antimissile S-400 minimizzando gli effetti distruttivi di un corpo celeste in rotta di collisione con il nostro pianeta. Ciò nonostante, migliaia di persone hanno subito danni…
La NASA sta monitorando costantemente, con ogni mezzo a sua disposizione, lo spazio intorno al pianeta. Ha mappato migliaia di meteoriti e comete… ma non è ancora abbastanza. Il rischio che un corpo celeste possa colpirci in pieno è tanto.
Statisticamente la Terra viene bombardata quotidianamente da corpuscoli microscopici… il cui diametro arriva a qualche centimetro.
Periodicamente però qualche corpo roccioso di dimensioni maggiori arriva sempre. E più sono grandi, più le statistiche ci dicono che tra un impatto e l’altro, il tempo trascorso è maggiore.
Per l’impatto di grandi asteroidi, di qualche decina di chilometri, tali da provocare la probabile estinzione di massa sull’intero pianeta, la statistica parla di un impatto ogni migliaio di anni. E l’ultimo è avvenuto diverse migliaia di anni fa. Rassicurante… vero?
Ma al di la del vero pericolo… cos’è che fareste in caso di emergenza?
Immaginate di svegliarvi una mattina e sentire al notiziario che da li’ a qualche settimana o mese o anche anno, il pianeta Terra verrà colpito da una pioggia di asteroidi. Cosa fareste, e perché?
Pensateci… e commentate….
Bernardo
Attività Solare