Il tema centrale di questo articolo, in gestazione da oltre una settimana, lo abbiamo affrontato varie volte sulle pagine di Attività Solare, specialmente negli articoli a mia firma. È un tema importante, da affrontare in modo sereno e tranquillo, senza intimorirsi troppo dei contenuti ma che, tuttavia, può farci comprendere meglio cosa sta avvedendo al nostro pianeta e cosa dobbiamo aspettarci, in linea di massima, per i decenni a venire.
Scrivo questo convinto di una importantissima regola che tutti dovrebbero seguire: INFORMARE È SEMPRE MEGLIO CHE TACERE.
La verità, benché spesso possa apparire violenta, cruda e difficile da accettare, va detta sempre. E questo perché l’essere umano è e deve restare libero di decidere del proprio destino. Libero di utilizzare quel “libero arbitrio” che ci contraddistingue da tutte le altre forme di vita animali dell’universo conosciuto! Anche a costo di commettere degli errori…
Troppo spesso il libero arbitrio viene peròmesso da parte in nome del Dio Denaro, delle “ragioni di stato” o per la sicurezza nazionale di uno o più stati del mondo. Oppure, come sembra stia accadendo da qualche decennio a questa parte, la libertà di decidere del proprio destino viene messa da parte per il raggiungimento del potere assoluto da parte di un gruppo ben organizzato, occulto, molto influente a livello planetario, con il pallino dell’immortalità e del potere assoluto su tutto il pianeta.
Ed è per questo che, nell’ombra e da tantissimo tempo, viene continuamente attuato un programma di controllo delle masse con ripercussioni importanti e determinanti per il futuro dell’umanità intera e non solo del singolo individuo!
Sia ben chiaro… la stragrande maggioranza della popolazione ignora totalmente (o quasi) tale argomento e tale programma di controllo… e questo perché nati DOPO l’inizio di tale programma o troppo presi dagli effimeri valori di una società basata sul consumismo, sul lusso, sull’apparenza e sull’individualismo e sul culto del Dio Denaro sopra ogni cosa.
Un programma fondato sul controllo della cultura e dell’informazione a qualsiasi livello: dalla scuola ai media passando per le religioni e i fatti storici.
Potrei elencarvi una miriade di eventi storicamente noti che a noi sono stati spiegati in modo “diverso”. Uno fra tutti potrebbe essere la scoperta del nuovo continente ad opera di Cristoforo Colombo. Un uomo che, in qualche modo, conosceva già cosa c’era oltre quell’immensa distesa di acqua. Un uomo che, presumibilmente, aveva a disposizione una delle tante mappe che a quell’epoca riportavano già, in modo molto fedele, le coste del nuovo continente, ma anche dell’antartico e dell’oceania. È evidente, quindi, che qualcosa ci è stato deliberatamente omesso, anche a fronte delle numerose testimonianze che sembrano stiano emergendo circa ipotetici contatti tra Egizi e popoli del Centro e Sud America. Sono piccoli particolari apparentemente di poco conto che, però, hanno contribuito all’accrescimento del potere di chi governa il pianeta, limitando fortemente la libertà di pensiero e di azione di milioni di individui.
Una cosa è sicura… conoscere in anticipo ciò che accadrà o ciò che bisognerà affrontare nel futuro, in qualunque epoca storica, è un vantaggio enorme per chiunque. Un vantaggio talmente importante e prezioso, che i potenti sarebbero disposti ad ammazzare chiunque pur di garantire la riservatezza di tali informazioni.

Fatta questa breve premessa, veniamo all’argomento centrale del presente articolo.

Quando qualche anno fa è stato pubblicamente presentato il Global Warming Antropogenico quale futura catastrofe planetaria cui nessuno al mondo si sarebbe potuto sottrarre, a meno di non versare nelle casse di “qualcuno” migliaia di miliardi di dollari l’anno per finanziare fantomatiche ricerche scientifico-tecnologiche volte al controllo di tale problema, sono state presentate delle proiezioni future tutt’altro che tranquille. Si parlava di un riscaldamento continuo (in seguito rivisto in “discontinuo”) che entro la fine del secolo (poi diventati 100 anni, ma anche dopo 15 anni restano sempre 100 anni…) avrebbe provocato un aumento della temperatura media di qualche grado (da  qualche decimo di grado a 10 gradi a seconda del periodo, di chi presentava il dato e a chi si rivolgeva) con conseguenze, a livello planetario, che andavano dalla totale assenza di ghiacci marini artici entro il 2010 all’allagamento di coste e città costiere, passando per una poderosa desertificazione che avrebbe ridotto drasticamente la capacità produttiva agricola del pianeta e temperature estive di tipo tropicale anche alle latitudini di Londra nel mese di Gennaio.
Farneticazioni!
I 7 miliardi di individui che popolano il pianeta, avrebbero così rischiato l’ESTINZIONE a causa delle emissioni gassose prodotte dalle attività industriali. Un rischio tutt’altro che da sottovalutare, tanto che si è arrivati a “concedere” una sorta di nulla osta per qualunque tecnologia o progetto capace di porre rimedio a tale problema.
Dalle proiezioni più o meno realistiche (nessuna lo è in realtà) presentate, sono nate quindi tutta una serie di leggi e tecnologie che hanno letteralmente incrinato il futuro del genere umano. Alcune basavano la propria efficacia sull’affrontare “di petto” il problema cercando di ridurlo quanto più possibile (ad esempio i nuovi standard sulle emissioni gassose), altre puntavano in una direzione opposta, ovvero garantire determinati risultati anche in caso di “evidenti cambiamenti climatici” (ad esempio le colture OGM).
Come abbiamo visto altre volte, però, il Global Warming Antropogenico è basato su dati falsificati e proiezioni di dati non rispondenti alla realtà, inseriti in un modello che non ha mai garantito la giusta affidabilità e che, soprattutto, non ha mai dimostrato la retroattività. Ovvero, un modello matematico che si rispetti, costruito al fine di disegnare la curva delle temperature medie nel futuro, deve riuscire a disegnare in modo quanto più preciso possibile, la curva delle misurazioni riscontrate in passato. Se tale ricostruzione non avviene o la curva disegnata dal modello si scosta TROPPO dalla realtà rilevata in passato, ne conviene che ciò che descrive per il futuro PUÒ non corrispondere a quella che sarà la realtà dei fatti riscontrati con misurazioni reali. Ma c’è anche da sottolineare che, se nei passati 5 milioni di anni, la temperatura ha impiegato migliaia di anni per variare di pochi gradi, non si capisce come possa fare, oggi, a cambiare di altrettanti gradi in pochi decenni.
Sapendo questo, si scopre che il modello utilizzato per prevedere l’andamento delle temperature medie sul pianeta a seguito del Global Warming Antropogenico, non ha mai superato l’importantissimo test della retroattività. Pertanto la validità di tali proiezioni era e continua ad essere pari a zero! Sempre che non si accetti di credere per FEDE a ciò che tali personaggi vogliono farci credere!
Purtroppo, però, sappiamo tutti come stanno andando le cose. Ovvero che, nonostante la realtà sta dimostrando che il Global Warming non esiste più da 15 anni, la società nella quale viviamo sta subendo ancora le “imposizioni” legate a quella fantomatica teoria alla quale chiunque dovrebbe credere per FEDE. Una teoria che, oggi, viene spesso associata e confusa con l’Effetto Serra. Se oggi vi soffermate a parlare con qualcuno che non sia propriamente Esperto del settore (ma anche questo non sempre basta), è facile sentirsi dire che il Global Warming è il risultato dell’effetto serra e che è grazie ad esso che la temperatura media del pianeta è di 14° C circa. Certo… che la temperatura media è tale per via dell’effetto serra nessuno lo mette in dubbio. Ma questo concetto di base, con il Global Warming Antropogenico, non ha nulla a che vedere.
E purtroppo, le persone che affrontano tale argomento, partono quasi tutte dal presupposto che oggi le temperature sono realmente più elevate rispetto all’inizio del 1900 e che ciò è dovuto all’industrializzazione e che quindi tali temperature dipendono dall’emissione di CO2 nell’aria. A rincarare la dose ci si mette anche  qualcun’altro, veramente esperto, che afferma senza ombra di dubbio che le temperature nell’artico sono le più alte da 44.000 anni.
WOW… che scoperta! A questo dovrebbero dargli il Premio Nobel…. (non vi specifico dove).
Beh… prima di tutto… nel 1900 si usciva da un periodo climatico storicamente noto come Piccola Era Glaciale durante il quale si sa per certo, dalle cronache dell’epoca, che le temperature erano ovunque più basse rispetto ad oggi (con tutte le ripercussioni che si avevano sull’agricoltura e quindi sulla produzione di cibo)…. ma, soprattutto, 44.000 anni fa, il mondo era immerso in un Periodo Interglaciale Freddo. Ovvero… in quella che comunemente viene definita come ERA GLACIALE.
Vuoi vedere che riesco a vincere anche io il premio Nobel dimostrando che la temperatura del forno di casa, dove mia madre sta cuocendo qualcosa di squisito, è molto più alta del congelatore dal quale ha prelevato qualche minuto fa un pezzo di carne congelato?

Vabbè… sorvoliamo!

Tutto questo discorso si traduce nella convinzione popolare che il Riscaldamento Globale Antropogenico è una realtà e che quindi la temperatura media del pianeta, a livello mondiale, sta crescendo. Tanta è la convinzione che ciò che si legge sui giornali o che si vede in TV o su internet è vero, che la gente non ha la più pallida idea di cosa sta accadendo, perché sta accadendo e per quanto tempo ancora continuerà ad accadere.
I più attenti si saranno già resi conto, invece, che a partire dal 2006, le cose sono cambiate un po in tutto il mondo. Ma in realtà il cambiamento è partito da molto più tempo!
Brevemente possiamo riassumere nei seguenti 5 punti i cambiamenti in atto:

1) diminuzione delle temperature
2) estremizzazione degli eventi meteo
3) aumento degli eventi geologici

4) estremizzazione delle reazioni umane
5) acuirsi della crisi sotto tanti punti di vista

I vari esperti o presunti tali che vengono intervistati dai mass media per spiegare al grande pubblico i 5 punti menzionati, spesso non sanno neanche da che parte cominciare e finiscono quasi sempre col recitare la propria parte (in fin dei conti alla fine del mese anche loro hanno bisogno dello stipendio). Questo perché si ci impone di guardare un solo problema per volta finendo, così, nell’ignorare eventuali cause in comune!

Ma visto che a noi non ci paga nessuno,  ci divertiamo a stare qui, anche nel week-end, a scrivere articoli con il solo scopo di instillare in ognuno di voi un piccolo dubbio…. o a cercare di farvi capire qualcosa!

Ebbene, i 5 punti di cui sopra hanno un legame comune, dimostrato anche scientificamente, che deve farci riflettere. Soprattutto per il fatto che non siamo ancora entrati nel “vivo” del problema. Ovvero gli effetti maggiori si avranno fra alcuni anni e quindi, ciò che stiamo vivendo oggi, non è che l’inizio di un lungo periodo di tempo, che durerà presumibilmente non meno di un secolo, durante il quale tali problemi non potranno che intensificarsi!
E siccome i problemi e i guai non vengono mai da soli, ci toccherà affrontare diversi problemi contemporaneamente, conditi con il più grave dei problemi di oggi, in quanto creato artificialmente, che è quello della crisi economico-fiscale che sta devastando il mondo intero. Problemi che, sia ben chiaro, si influenzeranno a vicenda andando ad amplificare gli effetti negativi sulla nostra civiltà!

L’elemento che lega i 5 punti di cui sopra è l’Attività Solare.
La scienza ha dimostrato (ma in molti preferiscono ignorarlo) che le temperature terrestri dipendono al 98-99% dall’attività solare. Essendo il pianeta Terra un corpo non “omogeneo”… ovvero formato da una marea di elementi diversi tra loro (acqua salata, acqua dolce, terreno incolto, terreno desertico, foreste, ghiaccio, cemento delle città, aria alle diverse quote, ecc…. ecc…. ecc….), ne consegue che l’assorbimento del calore da parte di ognuno di questi elementi risulta essere DIFFERENTE rispetto all’altro. E questo si traduce con una differente INERZIA TERMICA di un elemento rispetto all’altro. Ovvero… al diminuire dell’Attività Solare, fa seguito una diminuzione delle temperature terrestri, regolata da tutti quei fattori d’inerzia termica di cui sopra, che quindi verrà registrata dopo un certo lasso di tempo. Riuscire a calcolare quindi dopo quanto tempo effettivamente le temperature terrestri scendono, non è facile. Dalla statistica sappiamo che esistono principalmente 3 ritardi fondamentali… Uno di circa 6 mesi (che riguarda essenzialmente il meteo), uno di circa 6 anni (che riguarda il clima nel breve termine) ed uno di circa 600 anni (che riguarda il clima nel lungo termine). Ma dalla fisica sappiamo una cosa di fondamentale importanza: IL RAFFREDDAMENTO PUÒ RAGGIUNGERE UNA VELOCITÀ DI 4 VOLTE MAGGIORE RISPETTO AL RISCALDAMENTO!

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Nel grafico qui sopra, già postato in altri articoli, è evidente che la variazione di temperatura segue un andamento ciclico e che il sistema climatico terrestre impiega diverse migliaia di anni per variare di 10°C.

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In quest’altro, che riporta la ricostruzione delle temperature fino a 30.000 anni fa (con una nostra proiezione nel futuro), è evidente che sono serviti 6000 anni circa per far innalzare la temperatura del sistema climatico terrestre di 10°C.  Certo… questi dati si riferiscono a pochissimi punti del nostro pianeta e vanno quindi presi con le molle… ma sono un’importante indicazione delle variazioni di temperatura riscontrate in quelle zone e quindi, presumibilmente, a livello planetario.
Va da se che la cosa interessante, che è poi il concetto che dobbiamo capire meglio, è che la variazione non è costante… ma una lunga e continua sequenza di innalzamenti e raffreddamenti continui, la cui durata varia da qualche anno a qualche secolo, di aumenti e diminuzioni di temperature con la conseguente eorme variazione della vivibilità di un territorio piuttosto che un altro!

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E quest’altro grafico lo evidenzia in modo a dir poco PERFETTO (attenzione… perché la linea rossa sulla destra del grafico, è solo “indicativa”).

Consci del fatto che le temperature variano sulla base dell’Attività Solare e non a causa delle attività industriali dell’essere umano (ad esempio pensiamo che non vi fossero industrie in Groenlandia, poco più di 8000 anni fa, quando la temperatura aumentò di circa 4°C in pochi decenni… Ma altri riscontri di altre zone del pianeta indicano un forte riscaldamento nello stesso periodo), possiamo farci un’idea del perché, negli ultimi anni, si stanno intensificando gli eventi meteo estremi. Tale movitazione è riconducibile all’acuirsi delle onde di Rossby che portano ad uno “scambio meridiano” e conseguente discesa di aria fredda dalle zone polari e circumpolari, con successive risalite do aria calda dalle zone tropicali e subtropicali.
Questo significa, in parole estremamente povere… che aumenta, e di molto, la probabilità di piogge intense e violente in quelle zone “di confine” tra le aree prettamente temperate e quelle polari. Ovvero qui da noi!
Ma siccome la pioggia provoca un raffreddamento sia dell’aria che dell’acqua, man mano che passa il tempo, anche i mari si raffredderanno (visto che l’attività solare è in calo) e questo comporterà un ulteriore abbassamento di quel “confine” che porterà, in futuro, il clima tipicamente nord-europeo anche alle nostre latitudini.

Per chi non si fosse accorto, invece, che negli ultimi anni c’è stato un evidente aumento dei sismi, qui c’è un grafico che parla da solo:

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Se vi interessano altri grafici più o meno simili, basta fare una ricerca e ne escono a decine…  l’andamento è sempre costantemente in aumento…
E lo è anche quello delle eruzioni vulcaniche!

Ma c’è un dato importante che è passato quasi totalmente inosservato: la BASSA Attività Solare influisce sulle reazioni umani!
A dirlo è un’importante neuropsicologo (di cui però non ricordo il nome) che ha spiegato anche che l’aumento delle “patologie depressive” e di tutti quei comportamenti aggressivi ad esse riconducibili (omicidi, suicidi, infanticidi, ecc… ecc… ecc….), siano comunque, in qualche modo, influenzate, SPECIALMENTE NEI SOGGETTI NEUROLOGICAMENE PIÙ DEBOLI, anche dall’Attività Solare (forse a causa dell’aumento dei Raggi Cosmici?), oltre, ovviamente, dal fatto che la società ci sta portando verso stili comportamentali, sempre più egoistici ed estremi (il tutto per far fronte alle continue necessità di arrivare a fine mese).

Concludiamo questa PRIMA PARTE evidenziando un problema che, spesso, la gente comune ignora!
Fino a qualche decennio fa, la società era quasi totalmente agricola. Nel senso che la popolazione viveva essenzialmente di ciò che veniva prodotto dalla terra. Solo nei grandi centri urbani si aveva una sussistenza basata sulla disponibilità di DENARO (o proprietà terriere). Ma, generalmente, quasi ogni nazione era AUTOSUFFICIENTE dal punto di vista alimentare, riuscendo a produrre un certo surplus di cibo che vendeva all’estero.
Col passare degli anni e grazie alle manipolazioni finanziare di chi sta dietro a gran parte dei problemi che affliggono la moderna società, sempre più nazioni sono state trasformare da prettamente agricole in prettamente industriali. Anche l’Italia non è stata risparmiata… e in quel frangente c’è stato un vero e proprio proliferare di strutture industriali in ogni dove… spesso senza un preciso e concreto piano urbanistico!

Il risultato è che l’agricoltura, che una volta garantiva la sussistenza a milioni di individui, oggi è stata relegata in un secondo (terzo o quarto) piano e ha subito un tale ridimensionamento, anche a causa del fatto che coltivare piccoli appezzamenti di terra costa di più rispetto alle grandi estensioni, che molte nazioni del mondo NON SONO PIÙ AUTOSUFFICIENTI dal punto di vista alimentare. E l’Italia, insieme a gran parte dell’Europa, non fa eccezione!
Non mi soffermo oltre (in quanto l’articolo sta diventando troppo lungo), ma pensiamo un’attimo a ciò che è successo nei giorni scorsi in Emilia Romagna.
Nel 2012 c’è stata una nevicata “eccezionale”…. Il freddo è andato avanti ben oltre l’inizio della primavera provocando pesanti ritardi alle coltivazioni.
Nel 2013 ha nevicato anche a Giugno… altri pesanti ritardi alle coltivazioni.
Quest’anno c’è stata già un’alluvione… oltre ad una marea di acqua che si è riversata su quella zona negli ultimi mesi. Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare la Neve e potrebbe essere, come nel 2012, un evento “eccezionale”.
Risultato?
Il terreno ricco d’acqua fatica a drenarsi… e quando c’è acqua stagnante, aumentano le muffe e i parassiti nel terreno. Le piante, quindi, non crescono con la normale forza e nel tempo “classico”… e la conseguenza è che bisogna aumentare l’uso di sostanze chimiche per proteggere le piante e farle crescere. A lungo andare, comunque, il terreno diventa improduttivo e le aziende agricole, già flagellate dalla crisi economica imposta da governi che a tutto pensano fuorché ai propri cittadini, sono costrette a chiudere.
La diminuzione dell’Attività Solare è, quindi, la causa fondamentale di una lunga serie di problemi che bisognerà affrontare già nell’immediato futuro.
Problemi che possiamo riassumere essenzialmente in disponibilità di cibo e disponibilità di energia e sistemi di riscaldamento.

 

Bernardo