La scienza climatologica (detta anche del riscaldamento globale) è andata completamente fuori di testa

3 Agosto 2015 – http://ktwop.com/2015/08/03/climate-science-global-warming-has-lost-the-plot/

Traduzione a cura di Mauri Ses.

 

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Quando (e non “Se”) la prossima “piccola era glaciale” – o anche la fine di questo periodo interglaciale – avrà avuto inizio, il suo scatenarsi lo osserveremo in primo luogo dal verificarsi di stagioni estive più fresche – e non inizialmente da inverni più freddi. Se da un lato gli “scienziati climatologici” sono a caccia di collegamenti inesistenti tra le emissioni di anidride carbonica di origine antropica e la “temperatura globale”, dall’altro si sono ridotti a manomettere i dati climatologici e a far apparire “più freddo” il passato. Non c’è uno straccio di prova, ma solo innumerevoli congetture che le emissioni di origine antropica abbiano un qualunque significato.

Gli scienziati non possono predire il futuro e hanno quindi deciso di riscrivere la storia. Ogni anno le temperature del passato vengono addomesticate e livellate verso il basso. Nessun modello di previsione della temperatura globale si è avvicinato nemmeno lontanamente a prevedere lo sviluppo corrente. Quando i modelli non sembrano funzionare, è giunto il momento di sbarazzarsene. La “scienza climatologica” è adesso indietro di due decadi. Oggi Obama annuncerà un altro giro di restrizioni per contrastare il demone climatologico – le emissioni di anidride carbonica di origine antropica – anche se le sue misure non avranno alcun impatto sul clima e serviranno solo a rendere la vita molto più costosa.

La “forzatura” primaria o la iterazione di ritorno capace di scatenare una “piccola era glaciale” o condizioni di tipo glaciale sarà costituita da una riduzione nello scioglimento dei ghiacci nel corso di un paio di estati, seguita da un aumento negli accumuli dei ghiacci, che a sua volta faranno crescere la quantità di energia solare riflessa direttamente nello spazio. Questo ridurrà ulteriormente la fusione dei ghiacci negli anni successivi. Una serie di stagioni invernali fredde accompagnate da un aumento del tasso di crescita dei ghiacci non sono condizioni necessarie allo scatenarsi di questa situazione. Tassi correnti, “normali” di crescita dei ghiacci in inverno sono più che sufficienti per portare ad una piccola era glaciale o anche al ritorno ad una situazione di tipo glaciale, a condizione che in estate la massa soggetta a fusione si riduca e continui a ridursi. Una grande eruzione vulcanica che veda l’espulsione di grandi quantità di polvere potrebbe essere il fattore chiave per rafforzare la “forzatura”. Anche un anno o due o tre, senza estate nelle latitudini più alte potrebbe essere il fattore chiave. Tutto questo sembra avere con tutta probabilità maggiore importanza nell’emisfero settentrionale con la sua grande massa di terra che consentirà di sostenere la crescita diretta di ghiaccio superficiale. Nell’emisfero australe non c’è ragione di credere che anche l’Australia non possa finire ricoperta di lastre di ghiaccio di tipo glaciale, ma prima che questo possa verificarsi è necessario che si crei una maggior quantità di ghiaccio marino. Per innescare un simile cambiamento sono richiesti inverni molto più freddi e non solo estati più fresche. Non è il clima vicino all’equatore o ai tropici che detiene il controllo. Si tratta delle regioni al di sopra e al di sotto dei 50°N e 50°S dove per primi si assisterà al verificarsi degli elementi indicatori. È la combinazione della ridotta fusione dei ghiacci seguito da un maggiore accumulo dei ghiacci che sarà fondamentale.

Qui in Svezia, è stato un mese di Luglio davvero miserevole. L’estate finlandese è stata la più fredda di sempre – finora. È stato il più freddo mese di Luglio nella maggior parte dell’Australia in venti anni a questa parte. L’Islanda ha assistito a delle nevicate in estate, cosa che non è così normale. La Scozia si dice che stia vivendo la peggiore estate degli ultimi 40 anni. Nel Montana, nel Wyoming e nell’Idaho (USA) si sono avute delle anomale nevicate estive. La fusione dei ghiacci della Groenlandia è cominciata molto tardi e sembra già essere giunta al termine. “Bizzarre” tempeste di neve si sono abbattute sulle Montagne Rocciose nel mese di Luglio. Oltre 40 persone e 250.000 alpaca sono morti in Perù durante un’ondata di freddo e il Cile ha dichiarato lo stato di emergenza a causa del freddo…

La “temperatura globale” non è una cosa reale. Si tratta di un artificio, un numero calcolato “massaggiando” e aggiustando i dati reali. Non è di alcuna importanza quello che i sedicenti “scienziati climatologici” credono e adorano, “il cambiamento climatico”, che non si manifesta come alterazione del meteo locale e che in realtà non può essere sperimentato, con tutta probabilità non esiste. Ci troviamo adesso indirizzati verso 2 – 3 decenni di raffreddamento che includeranno una piccola era glaciale. Ma nel corso dei prossimi 1000 anni ci ritroveremo nuovamente in condizioni di tipo glaciale.

In questo momento, sto notando la presenza di molti più indicatori di raffreddamento rispetto a quelli di un qualsiasi riscaldamento.

E quando il raffreddamento avrà avuto inizio – come è destinato ad avvenire – saremo molto riconoscenti per le riserve di combustibili fossili per più di 1000 anni che abbiamo.