La domanda: “di che segno sei?” è tra le più banali che possiamo porre ad una persona appena conosciuta per rompere un po’ il ghiaccio. Da lì in poi, i più presuntuosi partono a razzo per sciorinare una serie di caratteristiche che il proprietario di tale segno dovrebbe avere. Pochi sanno cosa vuol dire “essere del toro o dell’ariete”, ancora meno si conosce la fonte di tale sapere.

Non voglio mettere in ansia astronomi ed astrofili né provocare guerriglia!

Astrologia ed astronomia sono 2 cose separate e devono restare separate!

Per la precisione :

ASTROLOGIA : Arte divinatoria, un tempo ritenuta una scienza, che presume di determinare i vari influssi degli astri sul mondo terreno e in base ad essi prevedere avvenimenti futuri o dare spiegazione di fatti passati rimasti sconosciuti.

 

ASTRONOMIA Scienza che studia l’aspetto, la forma, le dimensioni dei corpi celesti, i loro moti reali e apparenti, le leggi che li governano e tutti i fenomeni e i problemi geometrici e cinematici ad essi connessi, quali, per es., le eclissi, la determinazione delle loro posizioni sulla sfera celeste in un qualsiasi istante, ecc.

fonte “treccani”

Ma la sorpresa è che sono nate assieme ed hanno convissuto pacifiche (N.B.: fino al 17° secolo!).

Nate quando non avevamo telefoni, GPS, TV e nemmeno la luce elettrica, ma potevamo fare una cosa meravigliosa che ora non si fa quasi più: GUARDARE IL CIELO!

Effettivamente il livello culturale medio dei nostri predecessori che portavano al pascolo le greggi non era tale da fare tanto i sofisticati. Ma avevano la necessità di capire per quanto tempo potevano stare fuori da un accampamento e come organizzarsi per il viaggio di andata e ritorno (via terra e con il gregge al seguito) ed in mare restava il problema dell’orientamento notturno.

Il cielo da subito ha fornito una buona ispirazione.

Guardando il cielo ogni sera al posto di giocare a “Candy Crash”, i nostri avi hanno potuto vedere che le stelle sorgevano e tramontavano sempre allo stesso modo. Collegando i “puntini-stelle” (che, nell’arco di una vita umana, occupano posizioni stabili e fisse nel cielo), hanno immaginato di riconoscere figure che a loro erano tutto sommato familiari (tori, aquile, serpenti, pesci …. li vedevano ogni giorno) ma anche fantasiose (sagittario). Queste sono diventate le costellazioni, cioè gruppi di stelle che sono apparentemente (cioè viste dalla terra) vicine tra loro. Ma dovevano gestire anche certi “puntini-stelle” che fissi non erano.

L’eclittica è quella fascia di cielo inclinata di circa 23° sull’equatore terrestre , che costituisce l’autostrada sulla quale transitavano alcuni puntini più o meno grandi: Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno se ne andavano a spasso con moti a volte bizzarri!

Per stabilire dove si trovavano e chiacchierare di questi vagabondi, facendo quindi un minimo di gossip, decisero di stabilire coordinate facili da calcolare: usarono angoli di 30° per creare degli spicchi in questa corona di cielo ed a questi spicchi fornirono il nome della costellazione più vicina o appropriata alla fantasia del momento. La corona di cielo di 360° fu quindi divisa arbitrariamente in 12 spicchi uguali tra loro anche se in realtà ospitava ed ospita 14 costellazioni.

Già, questo è uno dei motivi di guerriglia tra astrologi ed astronomi,12 segni e 14 costellazioni!!! Giammaiiii…..!!!

… il tutto però si riduce ad una stupida, comoda e storica convenzione!

Tornando alla vita privata dei vagabondi del cielo, alle velocità con cui si muovevano ed alle loro reciproche posizione che cambiavano nel tempo, vennero stabiliti collegamenti empirici con la vita quotidiana. “Forse” a quei tempi le analogie con la vita di tutti erano più marcate …

A causa di questa particolare caratteristica erano definiti i viandanti dello zodiaco cioè PIANETI.

Ecco! Lo sapevo! Gli astronomi si sono ribellati di nuovo! Lo so anch’io che il Sole è una stella e la Luna un satellite!! Ma io sto dicendo che per loro erano viandanti!

L’etimologia latina lo conferma.

PIANETA: (ant. pianéto) s. m. [lat. planēta, dal gr. πλανήτης «errante, vagante», der. di πλανάω «andare errando»]

fonte “treccani”

Come già detto tutto ciò all’inizio serviva per stabilire le stagioni e capire il tempo che passava, orientarsi nello spazio e verificare, se possibile, alcune analogie con stagionalità più o meno produttive.

Poi qualcuno si fece furbo …

E decise anche per gli altri che i movimenti planetari non rimanessero prestabiliti.

Decise che ci poteva essere un intervento umano in tutto ciò.

Decise che la stagione sarebbe stata migliorabile se l’offerta al sacerdote di turno fosse stata cospicua.

Nacque cioè la divinazione astrologica.

Ai comuni mortali venne illuminata la strada (dai lampioni e da nuove religioni) e venne negata la conoscenza del cielo. Molti testi andarono al rogo ed anche molte vite.

Vennero lasciati disponibili solo il Sole e la Luna. Ma sempre in visioni parziali.

E quindi, per finire, con la posizione che alla nostra nascita assume il Sole in uno di quei 12 spicchi, si stabilisce il segno di nascita.

Ed è con la sola posizione della Luna leggiamo gli oroscopi … perdendo ahimè, tutto quello che la cultura antica aveva lasciato.

 

Tamara Ingegneri