Continua la crescita dei ghiacci marini artici a ritmi senza precedenti, risultando il più alto per il periodo da oltre un decennio.

2015-11-10-06-23-53

http://ocean.dmi.dk/arctic/old_icecover.uk.php

 

La grande ripresa si nota bene anche dal grafico sotto di Cryosphere Today, con un’anomalia negativa in forte ripresa a -0,691 milioni chilometri quadrati rispetto la media:

seaice.anomaly.arctic

 

Il tutto è dato dal forte raffreddamento delle acque dell’Atlantico settentrionale registrato dal 2007 in poi come mostra il grafico sotto di Climate4you:

 

NODC NorthAtlanticOceanicHeatContent0-700mSince1955 With37monthRunningAverage

 

Se diamo poi uno sguardo alla situazione dei ghiacci marini antartici della NSIDC, ci accorgiamo che anche questi risultano sopra la media del periodo.

S_timeseries

Questo ci indica, malgrado un Nino strong, che i ghiacci crescono ad un ritmo veloce. Molti studi sulle dinamiche solari/climatiche indicano che ad una bassa attività solare protratta nel tempo, si ha un inizio di raffreddamento a livello globale, inizialmente nelle zone alle alte latitudini per poi abbassarsi a quelle inferiori. Ovviamente, in alcuni luoghi tra queste latitudini inferiori si otterrà un aumento delle temperature:

Temperatura differenziale maggiore tra polo ed equatore:
H2O (g) => H2O (l) + energia

Questo perché le latitudini superiori sono le più sensibili alle radiazioni solari. Le radiazioni solari risultano più basse oggi rispetto la fine del 2013 e 2014, e il crescente ghiaccio Artico sembra riflettere questa teoria.

Se questi studi risulteranno affidabili, il 2016, ma maggiormente gli anni a venire faranno registrare un aumento costante dei ghiacci globali.

Enzo
Attività Solare