Le temperature superficiali del mare (SST) nel Pacifico settentrionale e Nord Atlantico sono diminuite notevolmente nelle ultime settimane.

Ricordiamo come nell’immagine sotto, il “Blob” caldo nel Pacifico settentrionale nella West Coast americana nel 2014, era chiaramente visibile anche nel mese di aprile 2015:

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https://bobtisdale.wordpress.com/2015/05/12/april-2015-sea-surface-temperature-sst-anomaly-update/

Sia la zona del Nord Pacifico che quella del Nord Atlantico mostrano un raffreddamento significativo in questo finale del 2015, questo raffreddamento ha contribuito ad annullare quasi completamente il “BLOB” caldo nel Pacifico settentrionale:

sst_anom 28.12.2015 1

http://weather.unisys.com/surface/sfc_daily.php?plot=ssa&inv=0&t=cur

Gli effetti del brusco raffreddamento delle immense distese d’acqua, specie quelle precedentemente surriscaldate del Pacifico settentrionale, le ritroviamo anche nel forte calo delle temperature globali: le temperature globali crollano drasticamente nel corso di solo una settimana – un grado Celsius più freddo per l’emisfero settentrionale (NH)

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http://models.weatherbell.com/temperature.php

 

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http://www.cpc.ncep.noaa.gov/products/predictions/90day/tools/briefing/unger.pri.php

Inoltre se diamo uno sguardo ai modelli di previsione ENSO, La Niña dovrebbe arrivare nella seconda metà del 2016

E quindi, per una sana mente meteorologica resta facile immaginare cosa ci aspetta nei prossimi anni con le temperature globali.

Enzo
Attività Solare