Appuntamento periodico con il confronto diretto delle SST.
Focalizziamo la nostra attenzione sul Mare del Nord, una zona particolare per via delle influenze che ha sulle condizioni meteo-climatiche dell’intera Europa. Una zona soggetta alla corrente calda del Golfo, ma anche a quella fredda che scende lungo le coste orientali della Groenlandia. Una zona, però, sottoposta ad incessanti attività vulcaniche sottomarine. E sono proprio queste che condizionano pesantemente la locale estensione dei ghiacci polari e di conseguenza le temperature superficiali del mare.

Dopo mesi trascorsi sotto le influenze de El Nino strong, nelle ultime settimane abbiamo iniziato a notare un rapido cambio di circolazione. Dopo tanto anche da noi è arrivato il freddo. E con esso la neve, la pioggia e condizioni termiche più consone al periodo.

Qualcosa, però, sta accadendo alle elevate latitudini.
Vediamo cosa….

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Confronto SST: 09 Marzo 2015 vs 09 Marzo 2016

Nell’immagine qui sopra vediamo la situazione della “Sea Surface Temperature” (SST) nella giornata del 9 marzo 2016 (in basso) confrontata con quella del 2015 (in alto).

Stiamo a Marzo… e le temperature del mare, teoricamente, dovrebbero iniziare ad aumentare. Invece, rispetto al precedente confronto del 18 Febbraio, il mare si sta raffreddando. E il raffreddamento è molto esteso!

SST_18febbraio-9marzo
Confronto SST: 18 Febbraio 2016 vs 09 Marzo 2016

 

Cosa dobbiamo aspettarci da questo raffreddamento?
Prima di tutto specifichiamo che parte della responsabilità di tale raffreddamento è da individuare nello scioglimento di ghiaccio e neve e conseguente immissione nell’oceano di acqua dolce e fredda.
Secondo tale raffreddamento arriva nel momento in cui il Vortice Polare inizia a cedere, com’è logico che faccia a fine inverno, spingendo l’aria fredda verso latitudini più basse.Terzo, tale raffreddamento è iniziato contemporaneamente ai primi segnali di cedimento de El Nino.

Una considerazione lasciatemela fare…
Come abbiamo più volte spiegato, la temperatura del pianeta Terra dipende quasi esclusivamente dall’Attività Solare, dalla geometria dell’orbita terrestre e dall’attività più o meno sostenuta dei vulcani attivi (sia superficiali che sottomarini).
Negli ultimi 30 anni circa, l’attività solare ha intrapreso un trend discendente… caratterizzato da sempre meno macchie solari, flare, CME e quant’altro. Un declino che stiamo monitorando attentamente… anche perché, a quanto pare, ci porterò dritti dritti all’interno di un periodo di superminimo che è già iniziato e che vedrà il culmine nel trentennio a partire dal 2020. Questo significa che le temperature terrestri, anche se con il ritardo dovuto all’inerzia termica del complesso pianeta Terra, scenderanno di conseguenza. Negli ultimi anni il calo dell’attività solare sembra intensificarsi e contemporaneamente iniziamo a riscontrare anche un calo delle temperature medie.
L’estate anomala del 2015, che in molti considerano la più calda di sempre… è stata in realtà poco più che normale. E questo nonostante un El Nino Strong.
Chiediamoci… come sarebbe stata se non ci fosse questo fenomeno così intenso?
Ricordiamoci il calo termico tra l’estate del 2013 e quella del 2014. E proiettiamolo fino ai giorni nostri.
Certo… l’andamento delle temperature non è MAI lineare… segue cicli complessi…
Cosa voglio dire?
Semplicemente che, nel momento in cui El Nino non avrà più alcun effetto “riscaldante” sulle temperature, queste scenderanno molto rapidamente. E lo faranno sia perché l’Attività Solare è sempre più bassa… sia perché a seguito di un El Nino Strong, c’è quasi sempre una La Nina… altrettanto strong. Come da previsioni di cui abbiamo ampiamente parlato nei giorni scorsi.

E le temperature oceaniche, questi cambi di temperatura, li stanno già dimostrando.

Il freddo continuerà ad aumentare e si intensificherà.
Sarà un freddo che proviene da nord… e colpirà soprattutto a fine anno.
Ma questo intenso raffreddamento oceanico, già visibile nelle carte di cui sopra, potrebbe scompigliare le previsioni della primavera e dell’estate. Forse non tanto in Italia, ma nel nord Europa certamente…. dove, già nel 2015, le temperature si sono mantenute quasi sempre sotto i 25°. E non è stata una cosa normale!

Bernardo Mattiucci