Si dice che il padre della scienza sia Galileo Galilei.

Non che Galilei sia arrivato dal niente, ma a lui dobbiamo dare il merito di avere, per primo, messo nero su bianco il procedimento dell’esperimento.

Era l’inizio di una rivoluzione, perché, oltre a capire come cascano le cose, stava nascendo un sistema di sapere fondato sul dubbio e sulla prova, invece che sulla fede nell’autorità. Prima, al contrario, valeva l’ipse dixit di Aristotele. Cioè: l’aveva detto Aristotele? Era giusto, e basta.

wired.it

 

«Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione;
un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato.
»

(Albert Einstein, lettera a Max Born del 4 dicembre 1926)

 

Sulla base di queste due citazioni qui sopra, potremmo dire senza ombra di dubbio che oggi, con tutto ciò che ruota intorno alla Teoria del Riscaldamento Globale Antropogenico, poi rinominata “Cambiamento Climatico”, siano stati buttati al vento qualcosa come 500 anni di storia della Scienza, esperimenti, successi ed insuccessi, conquiste, scoperte nuove e vecchie che siano. E a nulla sono valsi gli sforzi di quanti, sin dall’epoca di Galileo Galieli (1564-1642), si sono susseguiti nella pratica e nello sviluppo della conoscenza.

Dico questo perché ad oggi, purtroppo, ci tocca leggere articoli sul Riscaldamento Globale nei quali, se da un lato viene sottolineato il fatto che gli scienziati non sono ancora riusciti a capire tutti i meccanismi alla base dei Cambiamenti Climatici, dall’altro viene invece affermato con sicurezza assoluta che l’unico responsabile è l’Uomo mediante le emissioni antropiche di CO2.

Ed è proprio questa sicurezza che va a cozzare pesantemente con il metodo scientifico.

C’è un aforisma, di Sir Arthur Conan Doyle, che si adatta perfettamente al tema del Riscaldamento Globale:

 

«Costruire teorie prima di aver raccolto i fatti è un errore madornale:
conduce ad adattare i fatti alle teorie, invece che adattare le teorie ai fatti.»

 

Tante volte abbiamo evidenziato la discrepanza, per nulla insignificante, tra quelle che erano le previsioni della teoria dell’AGW e quella che è la realtà.

In linea di principio, il metodo scientifico si basa sulla raccolta di dati attraverso l’osservazione, la sperimentazione e la successiva formulazione e verifica di un’ipotesi. Poi vengono fatti altri esperimenti per verificare la validità dell’ipotesi. Se i risultati degli esperimenti corrispondono alle previsioni delle ipotesi, le ipotesi acquistano credito. Altrimenti, perlomeno sul piano teorico, l’ipotesi viene scartata. (Sfortunatamente spesso le ipotesi vengono prematuramente accettate come verità. La teoria del Big Bang e quella dei buchi neri ne costituiscono un esempio.)

bbtitalia.com

 Violazioni del Metodo Scientifico, parlando sempre della Teoria del Riscaldamento Globale Antropogenico, ne sono state eseguite moltissime… troppe…. e questo è già motivo di “scandalo”. Ci si dovrebbe chiedere giustamente il PERCHÉ?
E quando si leggono proposte come…

 

“…sottoporre chi non aderisce al consenso in materia di clima a provvedimenti giudiziari…”

(Climatemonitor.it)

 

…beh… ci si rende conto che, forse, tale teoria è decisamente andata ben oltre il metodo scientifico.

Nel 2014 il Prof. Franco Battaglia (Professore di Chimica Ambientale all’Università di Modena. Co-autore del rapporto NIPCC “Climate Change Reconsidered II”) ha pubblicato un esauriente articolo dal titolo: Riscaldamento globale? Mai stati così al freddo

Riporto qui di seguito solo una piccola parte iniziale, invitandovi comunque a leggere la versione integrale dello stesso (link a fine pezzo):

 

La congettura del riscaldamento globale antropogenico (Agw secondo l’acronimo inglese) risale a un secolo fa, e nel corso degli anni, fino ad oggi, è stata più volte riproposta. Fu una congettura ragionevole e semplice: è da un secolo che l’uomo, bruciando combustibili fossili, immette anidride carbonica (Co2) in atmosfera, la Co2 è un gas serra, nell’ultimo secolo il pianeta è stato più caldo che nel recente passato, ergo fu avanzata l’ipotesi che le emissioni antropiche sono responsabili di questo cambiamento climatico.

Allo scopo di controllare la validità dell’ipotesi, l’Onu ha istituito un organismo – l’Ipcc – che non è scientifico, ma è politico, nel senso che i suoi membri sono nominati dai governi. L’Ipcc assume l’ipotesi vera (così è esplicitamente scritto nel suo statuto) e ha proceduto raccogliendo tutte le circostanze che confermano l’ipotesi (principalmente le risultanze da modelli di calcolo). La procedura adottata ha indotto l’Ipcc a scegliere selettivamente le risultanze a favore della ipotesi da provare.

Il metodo scientifico, però, funziona diversamente. Al cospetto di un’ipotesi, bisogna invece procedere col formulare l’ipotesi nulla – cioè l’ipotesi che nega l’ipotesi che si vuole controllare – e cercare di falsificarla; solo se si riesce a falsificare l’ipotesi nulla allora si accetta l’ipotesi che interessa. Nel caso specifico, bisognerebbe falsificare la seguente affermazione: il clima odierno è d’origine naturale. Procedendo secondo i canoni del metodo scientifico, facciamo allora vedere che quest’ultima ipotesi non viene falsificata e adduciamo una mezza dozzina di circostanze.

lanuovabq.it

 

Per concludere…

Prima di considerare verità assoluta e inconfutabile una teoria, come quella del Riscaldamento Globale Antropogenico, che i media continuano a propagandare con  “oltre il 97% del consenso”, bisognerebbe verificare realmente se il Metodo Scientifico è stato applicato correttamente.
E, purtroppo, in questo caso la risposta è NO!

Inoltre bisogna ricordarsi che se una teoria semplice può essere comunque affetta da qualche errore, una teoria complessa, basata su una serie di teorie semplici e complesse, può essere affetta da tanti di quegli errori da risultare quasi totalmente falsa.
E infatti, leggendo e investigando sui “fondamenti” dell’AGW, si scoprono tante belle cosette che la gente comune considera “vere”, che i media riportano come “vere”, ma che, stando al metodo scientifico, sono totalmente false.

Ma di questo ne parleremo in altri articoli!

 

Buona giornata
Bernardo Mattiucci
Attività Solare