Con il blog di Attività Solare sappiamo ormai tutti o quasi che, quando il ciclo delle macchie solari diminuisce di conseguenza sul nostro pianeta aumenta l’arrivo dei raggi cosmici galattici. Questo sta realmente accadendo? La risposta è “si”.

Spaceweather.com e gli studenti della Earth to Sky Calculus hanno monitorato i livelli di radiazione nella stratosfera con frequenti voli in mongolfiera ad alta quota sopra la California. Qui ci sono gli ultimi risultati, aggiornamento dell’11 novembre 2016:

 

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I dati mostrati nel grafico ci rivelano che i livelli di raggi cosmici sono in intensificazione, con un incremento dell’11% rispetto al marzo 2015.

 

I raggi cosmici sono fotoni ad alta energia e particelle subatomiche accelerate che viaggiano nella nostra direzione provenienti da supernovae lontane e altri violenti eventi dalla Via Lattea. Di solito, i raggi cosmici sono tenuti sotto controllo dal campo magnetico del sole, che avvolge e protegge tutti i pianeti del Sistema Solare. Ma lo scudo magnetico del sole si sta indebolendo, a causa del ciclo solare passato da massimo a minimo solare. Infatti, come il ciclo delle macchie solari scende al contrario i raggi cosmici tendono a salire.

I sensori trasmettono le misurazioni dei raggi X dalla stratosfera e dei raggi gamma che sono prodotti dal crollo dei raggi cosmici primari nell’atmosfera terrestre. In questo modo si è in grado di monitorare i livelli crescenti delle radiazioni. L’aumento è destinato a continuare negli anni a venire a causa di un’attività solare diretta verso un profondo minimo ad iniziare dal 2019-2020.

Recentemente, abbiamo ampliato la portata delle nostre misurazioni al di fuori della California con siti di lancio in tre continenti: America del Nord, America del Sud e presto saranno rilevati anche sopra il circolo polare artico in Europa. Questo Intercontinental Space Weather Balloon Network ci permetterà di sondare la protezione variabile che riceviamo dal campo magnetico terrestre e l’atmosfera in funzione della posizione in tutto il mondo.

Fonte: Spaceweather

Enzo
Attività Solare