09-11-2017 – Salve a tutti, editoriale tardivo, nel pieno di impegni di lavoro, ma irrinunciabile, in virtù degli ultimi aggiornamenti modelli che indicano sempre di più l’avvento di un inverno in grande stile nelle regioni italiane.

Due i momenti topici da annotare e dibattere:

Il primo è già in atto e avrà il suo sviluppo completo nella giornata di domani, martedì, quando il nocciolo gelido suo Balcani andrà a interagire con una perturbazione atlantica in arrivo dalla Manica (fig.1).

fig.1

La fig.1 evidenzia bene la confluenza tra due sistemi nuvolosi di estrazione molto diversa, la cui interazione potrebbe generare sorprese nevose in molte regioni italiane.

La carta di seguito riportata riassume, sulla base dell’analisi dei principali L.A.M., i modelli a scala locale, quella che potrebbe essere la distribuzione dei fenomeni nella giornata di domani, martedì (fig.2).

fig.2

Come si vede, le regioni interessate da possibili nevicate anche a livello del mare sono alquanto sparse, ma in linea di massima dovrebbe nevicare ancora su Abruzzo, Molise e Puglia, con l’aggiunta di rovesci nevosi su Campania (anche sulle coste) e Calabria tirreniche, oltre a fenomeni sporadici su Romagna e Piemonte.

Si tratta di una previsione non facile ma verificheremo domani….

Il secondo punto di grane importanza è l’evoluzione prevista dal modello europeo, divergente da quello americano (nel run ufficiale, ma le previsioni ensemble di prova evidenziano un quadro diverso, molto più simile per entrambi i modelli), per la metà del mese……….

Ebbene, ancora una volta tale modello (europeo) prevede all’avvento di una massiccia saccatura artica, correlata a una importante elevazione dell’anticiclone delle Azzorre verso il comparto scandinavo (fig.3)…

fig.3

In fig.3 sono presenti alcuni elementi di estrema importanza per la prosecuzi0ne dell’inverno; l’aspetto più importante è sostanzialmente legato al notevole rafforzamento di una complessa struttura altopressoria ibrida russo-siberiana, con funzione di blocco al flusso atlantico. Tale struttura era stata preannunciata già in Ottobre sulla base dell’elevato incremento dello snow cover nel comparto siberiano ed ecco che, quasi con un certo stupore, si viene a formare nei tempi stabiliti.

In tal modo, gli affondi atlantici alla minima ondulazione dell’anticiclone delle Azzorre vengono subito dirottati verso il Mediterraneo, gradualmente arricchiti di contributi artico-continentali sempre più freddi (l’attuale ondata di freddo ne è la dimostrazione molto chiara).

Ecco quindi, che nuclei artici in serie possono affluire nel Mediterraneo, sulla scia dell’ampia saccatura derivante dalle dinamiche descritte (fig.4)

fig.4

Ed ecco che la previsione per la metà del mese viene confermata, con l’arrivo di nevicate a quote sempre più basse in molte regioni italiane, anche pianeggianti, soprattutto al centronord, con modalità ancora da definire nei dettagli (fig.5).

fig.5

Aggiorneremo ancora nei prossimi giorni, ma ora il quadro generale appare più chiaro e evidenzia l’arrivo di un inverno vero, anche piuttosto severo a tratti, come il freddo di questi giorni testimonia.

Fonte Web:NEVE A QUOTE PIANEGGIANTI SIA IN ADRIATICO, SIA NEL TIRRENO MARTEDI’ E A META’ MESE ARRIVANO NUOVE NEVICATE DIFFUSE AL CENTRONORD. L’INVERNO SI ANNUNCIA LUNGO E MOLTO FREDDO

Roberto
Attività Solare