27-02-2017 — Salve a tutti, dinamicità meteorologica in aumento nel Mediterraneo, con una imponente massa di aria fredda e instabile di origine atlantica, con contributi artici, si sta approcciando all’arco alpino.
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Davvero notevole il peggioramento in atto nelle regioni occidentali europee.
Per quanto riguarda l’Italia, le correnti perturbate interesseranno più direttamente solo il nord, fino alla Toscana settentrionale con i fenomeni più intensi, mentre nelle regioni rimanenti regioni centrali le precipitazioni saranno limitate a ridosso dei rilievi, piuttosto sparse.
fig.2
La ragione della fugacità del peggioramento descritto, nonostante le premesse molto più appariscenti, risiede sempre nella sfavorevole configurazione del Vortice Polare nel settore atlantico, soggetto a continui affondi perturbati nel settore centrali e risalite altpressorie in quello orientale.
Ma anche stasera giungono conferme in merito a un cambio a scala emisferica, ma soprattutto nel vicino Atlantico, della distribuzione delle principali figure bariche.
Ecco una prima carta, relativa a fin prima decade, in cui si evince come in Atlantico ci sia una maggiore propensione all’affermazione di strutture anticicloniche, mentre proprio verso le regioni italiane giungano impulsi perturbati questa volta con contributi artici
fig.3
Secondo il modello americano, tale tendenza potrebbe condurre a una vera propria discesa di nuclei artici sempre più corposi nella seconda decade di Marzo, mentre in Atlantico si potrebbe affermare una robusta figura anticiclonica di blocco.
fig.4
Evoluzione interessante, che necessita ancora molte conferme, dalle caratteristiche prettamente invernali ma che, ovviamente, sarà inserita in un contesto maggiormente primaverile, con marcata instabilità e possibili nevicate sui rilievi.
fig.5
Verificheremo nei prossimi giorni la veridicità di tali evoluzioni.
Roberto
Attività Solare