Una potente espulsione di massa coronale (CME) generata dal forte brillamento solare di classe X9.3 del 6 settembre 2017, ha raggiunto il nostro pianeta alle 23:04 UTC del 7 settembre 2017, un giorno in anticipo di quanto preventivato. La forte tempesta geomagnetica G3 è iniziata alle 23:25 ed è aumentata a G4 alle 23:50 UTC.

Nelle ultime 24 ore, i parametri del vento solare, misurati dal satellite DSCOVR, hanno continuato a influenzare la CME del 6 settembre alle 22:29 UTC. Lo shock poi è aumentato ad un picco di 34 nT osservato alle 22:55 UTC.

Il Bz ha raggiunto un valore massimo puntando verso sud di -33 nT alle 22:57. Il vento solare ha raggiunto una velocità tra i 500 e i 600 km/s, aumentando ulteriormente la velocità di picco a 751 km/s alle 22:45 UTC. L’indice geomagnetico K di 7 (G3 – forte tempesta geomagnetica) è stato raggiunto solo 21 minuti dopo l’arrivo della CME, alle 23:25 UTC. In condizioni G3, le irregolarità di tensione nel sistema di alimentazione sono possibili, alcuni allarmi possono essere innescati da falsi allarmi. Nei sistemi spaziali potrebbero verificarsi cariche superficiali, una maggiore resistenza ai satelliti a bassa orbita terrestre e potrebbero verificarsi problemi di orientamento. Possono verificarsi problemi di navigazione satellitare (GPS) intermittenti, compresa la perdita di blocco e un maggiore errore di campo. La radio HF (ad alta frequenza) può essere intermittente e aurora viste come in Pennsylvania all’Iowa all’Oregon.

G4 – La soglia di grave tempesta geomagnetica (indice K geomagnetico di 8) è stata raggiunta alle 23:50 UTC.

Impatti potenziali: Area di impatto soprattutto poleward di 45 gradi Geomagnetic Latitude.
Correnti indotte – Possibili problemi di controllo della tensione diffusa e alcuni sistemi di protezione potrebbero erroneamente spegnere le risorse chiave dalla rete elettrica. Le correnti indotte si intensificano.
Veicoli spaziali – Nei sistemi potrebbero verificarsi caricamenti a superficie;  aumentando il trascinamento nei satelliti a bassa orbita terrestre e possono verificarsi problemi di monitoraggio e di orientamento.
Navigazione – La navigazione satellitare (GPS) è degradata o inoperabile per ore.
Radio – HF (alta frequenza) propagazione radio sporadica o blacked out.
Aurora – Possono essere osservate aurore a bassa latitudine come in Alabama e nella California settentrionale.

G4 – I severi livelli della tempesta geomagnetica dovrebbero continuare anche nella giornata di oggi 8 settembre a causa dell’influenza della CME. G3 – Forti livelli di tempesta geomagnetica, con G4 – Possibili condizioni severe, sono probabili il 9 settembre sotto l’influenza della CME del 6 settembre. Le condizioni dovrebbero diminuire a G1 – Minor entro il 10 settembre come gli effetti CME diminuiscono.

Ci sono, in media, 100 G4 – forti tempeste per ciclo solare, che durano complessivamente circa 60 giorni. La scala Geomagnetic Storm del NOAA ha solo un altro livello, G5 – Extreme. Queste tempeste (estreme) si verificano circa 4 volte per ciclo e durano, in totale, circa 4 giorni.

Nel frattempo, il flusso di elettroni superiore a 2 MeV ha raggiunto livelli elevati con un flusso massimo di 7.220 pfu osservato il 7 settembre scorso alle 17:05 UTC e il 6 settembre. Il flusso protonico superiore a 10 MeV ha raggiunto livello S2 – livelli moderati con un flusso di picco di 355 pfu a 21:50 UTC il 7 settembre.

Il flusso di elettroni di MeV superiore a 2 MeV dovrebbe diminuire a livelli normali o moderati a fine Ottobre a causa dell’arrivo previsto del CME del 6 settembre.  Il flusso di 2 fluidi MeV è probabile che ritorni ai livelli elevati entro il 9 settembre.

Il flusso protonico superiore a 10 MeV dovrebbe continuare a livelli S1-S2 (Minor-Moderati) l’8 e 9 settembre. I valori di flusso dovrebbero diminuire lentamente ma restare al di sopra della soglia S1 fino al 10 settembre.

Fonte: The Watchers

Enzo
Attività Solare