Di Viv Forbes – 27 Dicembre 2018

Il club di Saltbush ha annunciato questa settimana la fondazione del “Saltbush Solar Activity Watch” guidato dal fisico solare David Archibald.

Il direttore esecutivo di Saltbush, Sir Viv Forbes, ha riferito che è ovvio per tutti, tranne che per insegnanti scolastici, l’ABC, i verdi e i leader del CSIRO, che il sole è il principale motore del clima e dell’andamento climatico sulla Terra.

Questa gigantesca palla di energia nucleare nel cielo irradia la radiazione solare ed esercita la forza gravitazionale su tutto ciò che avviene sulla terra.

Queste due forze solari, calore radiante e gravità, controllano il nostro pianeta.

Il calore radiante su una Terra rotante inclinata guida i venti e le correnti oceaniche, produce pioggia e neve, alimenta cicloni e tempeste e influenza la radiazione cosmica che forma la nube che colpisce la Terra.

Gli antichi greci ed egiziani, gli ingegneri idrici del Sud Africa e il più famoso meteorologo australiano, Inigo Jones, sapevano tutti che il sole era un fattore chiave nei cicli meteo/piovosi.

I cicli solari sono stati osservati per oltre 2000 anni e le macchie solari sono state registrate in dettaglio dall’invenzione del telescopio nel 1610. Questo documento mostra che periodi freddi come la Piccola Era Glaciale hanno coinciso con periodi di bassi numeri di macchie solari.

L’analisi di David Archibald sull’attività solare suggerisce che il sole ha guidato una fase di riscaldamento dal 1900 circa, ma probabilmente è entrata in una nuova fase di raffreddamento nel 2006.

Una nuova era di raffreddamento avrebbe devastato l’approvvigionamento alimentare mondiale, e coloro che si affidano a un’energia solare/solare inaffidabile rimpiangeranno le loro scelte.

Con spavalderia spericolata, sciocchi politici occidentali e i loro tirapiedi hanno piazzato tutte le nostre scommesse su un vecchio sbiadito e castrato chiamato “Riscaldamento Globale”. Non hanno notato un vigoroso stallone bianco, il “Global Cooling” che sta correndo lungo il rettilineo.

Anche un raffreddamento minore ridurrà l’approvvigionamento alimentare mondiale in tre modi.

Innanzitutto, qualsiasi riduzione della temperatura superficiale ridurrà la crescita delle colture e la stagione vegetativa in tutte le regioni subpolari.

Secondo, la riduzione della radiazione solare ridurrà l’evaporazione dagli oceani e ridurrà le precipitazioni sulla Terra.

E, peggio ancora, la temperatura superficiale in raffreddamento degli oceani farà sì che assorbano più anidride carbonica, quindi la crescita di piante/colture sarà inferiore rispetto all’atmosfera calda e ben concimata di oggi.

Il biossido di carbonio non ha mai guidato il clima del nostro pianeta e in futuro giocherà una parte ancora più piccola.

Fonte: American Thinker