Di Vincenzo Zamboni – Fisico – 31 Maggio 2019
Se il 13-20% di CO2 che l’atmosfera conteneva un miliardo di anni fa avesse provocato un effetto serra del genere di quello che i globalwarmisti gli attribuiscono oggi, gli oceani in cui tutto avveniva con gli arcaebatteri fotosintetici (cianobatteri) sarebbero stati in costante ebollizione, o comunque a temperature di decine di gradi superiori a quelle attuali, e nessuna forma di vita avrebbe potuto essere stabilita in modo permanente.
Questo trascorso contraddice quindi la tesi che la CO2 dia un forte effetto serra.
Al contrario, la CO2 era essenziale per la vita, le forme viventi animali originali (trilobiti) e successivamente i vertebrati non possono sopravvivere senza ossigeno.
Attualmente, i livelli di CO2 sono mediamente al loro minimo nella storia del nostro pianeta.
La propaganda vuole farci credere che esista una correlazione tra riscaldamento globale e aumento dei livelli di CO2. Tuttavia, quando in passato il livello di CO2 era più alto, la temperatura media non era più alta.
Ma alla fine, cosa succederebbe se raddoppiasse la quantità di CO2 nella nostra atmosfera?
Ci sarebbe in realtà più vegetazione! La foresta pluviale sarebbe cresciuta e le aree desertiche potrebbero essere coperte di vegetazione. Sarebbe anche più facile coltivare verdure per il cibo.
Circa il 97% della CO2 presente nell’atmosfera non è prodotta dall’uomo ma dalla biosfera (animali e piante), dai vulcani e dai fondali degli oceani. Inoltre, se proprio la dobbiamo dire tutta la CO2 presenta un picco di assorbimento nell’infrarosso molto meno intenso della nostra cara e vecchia acqua, i cui vapori presenti nell’atmosfera sono la causa di circa l’80/90% dell’effetto serra.