Crediamo sia doveroso portare a conoscenza dei nostri lettori le previsioni di Theodor Landscheidt, di nazionalità tedesca, nato a Brema nel 1927. Astrologo e climatologo amatoriale, pubblicò i suoi studi in diversi libri, dove tra questi spicca “New Little Ice Age Instead of Global Warming?”
Theodor Landscheidt muore il 20 maggio 2004.
Il Dott. Theodor Landscheidt nel suo libro pubblicato nel 1989 “Sole, Terra, Uomo: Una rete di Oscillazioni Cosmiche – Come i Pianeti Regolano le eruzioni solari, Tempeste geomagnetiche, Condizioni di vita e cicli economici”, e nel 2003 “New Little Ice Age, istaed of Global Warming “(Energia e Ambiente, Vol. 14 no 2&3), dove formulò alcune previsioni che si sono poi rilevate fino a questo momento esatte.
Queste le sue previsioni in breve:
Il sole calerà la sua attività solare nei primi cicli del 21° secolo, andando verso un minimo di tipo Dalton o di tipo Maunder.
Il picco del numero delle macchie solari si verificherà nel 1990. (ciclo 22)
Il picco del ciclo successivo, il 23 in arrivo tra il 2000 e 2001 sarà più debole del ciclo 22.
Il ciclo 24 sarà notevolmente inferiore al ciclo 23.
Infine dal ciclo 25, avrà inizio un minimo prolungato di tipo Maunder con probabilità fino all’85% .
Sempre secondo i suoi studi, oltre che una probabilità dell’85% che il prossimo minimo prolungato sia simile al minimo di tipo Maunder, il periodo di culmine del minimo sarà all’incirca nel 2030, in quel periodo il minimo profondo sarà raggiunto.
Landscheidt aveva previsto anche il super-El Niño verificato poi nel 1998, e un altro ancora più debole per il 2002, che nasconderà il raffreddamento. Questo farà si che il raffreddamento non si mostrerà significativamente prima del 2007.
Ciascuna delle previsioni (la maggior parte del 1989!), che fanno riferimento al giorno d’oggi, si è verificato. Non vi è quindi motivo di non credere che anche le previsioni formulate da Landscheidt, di un mimimo profondo possano avvenire entro il 2030.
Landscheidt formulò le sue previsioni sulla base della meccanica newtoniana. Egli nei suoi studi sospettava che i pianeti giganti, si scambiassero tramite interazione dei campi magnetici, con il momento angolare del sole e in questo modo influenzassero i cicli solari. Il meccanismo con cui tale scambio potrebbe influenzare l’attività solare non è ancora compreso. Le sue correlazioni e calcoli di modelli del passato, coincidono con le ultime piccole ere glaciali, ma non solo, vi sono altri eventi climatici della durata di 5.000 anni che interagiscono con l’agricoltura.
Questo l’Abstract:
Le analisi delle variazioni dell’attività solare negli ultimi due millenni indicano che, contrariamente alle speculazioni dell’IPCC sul riscaldamento globale causato dall’uomo, con un aumento di 5,8°C entro i prossimi 100 anni, un lungo periodo di clima freddo, con la fase più fredda intorno al 2030 dobbiamo aspettarcelo. E’ dimostrato che i minimi nel campo dagli 80 ai 90 anni del ciclo di Gleissberg dell’attività solare, in coincidenza con i periodi del clima freddo sulla Terra, sono costantemente collegati a un ciclo di 83 anni nel cambiamento della forza rotante della trasmissione del moto oscillatorio del sole, sul centro di massa del sistema solare. Come il futuro corso di questo ciclo e le ampiezze può essere calcolata, si può notare che il minimo di Gleissberg che sarà intorno al 2030 e un altro circa nel 2200, saranno del tipo Maunder minimum, accompagnati da un grave raffreddamento della Terra. Questa previsione dovrebbe rivelarsi abile come le altre previsioni a lungo raggio dei fenomeni climatici, sulla base di cicli in moto orbitale del sole, si sono rivelate corrette come ad esempio la previsione degli ultimi tre anni, di El Niño prima del rispettivo evento.
http://www.schulphysik.de/klima/landscheidt/iceage.htm
ENZO
SOLAR ACTIVITY