Di Filippo Casciani – 7 Novembre 2019

Un caro saluto a tutti.

PREMESSA

Siamo al nodo cruciale di un’avventura iniziata quasi 5 anni fa, quando quel Natale del 2014 ebbi un’intuizione riguardo l’evoluzione dei futuri Inverni, parlando di VP mediamente forte fino all’anno 2020:

Quando torneranno inverni favorevoli ad un VP molto disturbato? probabilmente dovremo attendere il 2020 per tornare a vedere configurazioni simili al 2009/’10 o 2010/11, ma è possibile che già nel 2017/’18 si verifichino le prime avvisaglie.
Poi se le proiezioni saranno rispettate, dal 2020 potremmo abituarci ad inverni con tensione zonale molto bassa, contraddistinti da una forte componente Siberiana con gelo intenso e nevicate diffuse che tornerebbero gradualmente ad interessare l’Europa centro-occidentale

In pratica, lo studio sulla Brewer e Dobson circulation completato nel 2013, andava integrato con un qualcosa che riuscisse a decifrare non solo l’attività d’onda, ma anche la locazione della stessa.

In tal senso l’Inverno 2014-’15 è stato molto esaustivo, evidenziando come pur in presenza di BDC strong e flussi di calore molto attivi, arrivavamo inaspettatamente ad un ESE che di fatto uccideva l’Inverno appena ai nastri di partenza, confermando l’indistruttibilità del VP.

E qui ci va un’altra osservazione. Il VP non nasce forte o debole.
Lo studio sul grado di ellitticizzazione andava integrato con un qualcosa che ne verificasse anche l’angolo rispetto ad un asse di riferimento, perchè è proprio l’impatto sulla particolare conformazione del nostro emisfero(oceani, continenti, catene montuose) a rendere forte/debole il VP.
Che in alcuni casi, pur in presenza di un’onda planetaria particolarmente intrusiva, vede improvvise riaccelerazioni e la divergenza del momentum flux:

In tal senso l’Inverno 2017-18  ha effettivamente dato un primo assaggio di questo cambio di pattern, un evento che sorprese tutta la comunità scientifica(anche allora i modelli Internazionali puntavano su di un VP forte, correggendo poi il tiro in corsa e fuori tempo massimo ), ma che avevo invece ben previsto.
Pure lo scorso Inverno è stato caratterizzato da una forte perturbabilità del getto ed un MMW anche se con scarsa propagazione a causa di una debole BDC, ma questa serie di eventi estremi stratosferici in 2 anni, con indici in alta frequenza opposti, non fanno che confermare il quadro.

SUPER INVERNO ALLE PORTE?

L’Autunno è stato caratterizzato da un VP piuttosto debole e da un wave number pattern elevato.
Abbiamo riscontrato precoci nevicate nell’West degli States e nel Midwest, nonchè un abbassamento della storm tracks atlantica:

Una dinamica che ha favorito un netto raffreddamento della Stratosfera.

Questa evoluzione, unitamente ad altre considerazioni, mi hanno fatto propendere per un mese di Novembre a forte impronta oceanica sull’Europa e Mediterraneo, pattern precursore di una forte espansione dell’Anticiclone Russo-Siberiano:

Ma questa è già storia.

OUTLOOK INVERNO 2019-20

Mi attendo un Inverno dinamico e lungo, caratterizzato da piogge e nevicate sul nostro territorio, con pause Anticicloniche non persistenti.
Possibile un’ondata di freddo di magnitudo anche importante.

I plot di seguito vanno presi come solo carattere indicativo e non previsionale.

DICEMBRE

Mese ancora contraddistinto da aria oceanica ma con possibile Polar Break. Neve che potrebbe già fare la sua comparsa a quote molto basse specie al Centro-Nord:

GENNAIO

Nel mese di Gennaio dovrebbe manifestarsi in maniera più evidente il pattern collegato ad un “VP weak”, con complicazione del quadro per il contributo di aria fredda Russo-Siberiana sull’Europa:

FEBBRAIO

Per il mese di Febbraio, a livello di potenzialità, valgono le medesime considerazioni di Gennaio:

MARZO

Inserisco anche il mese di Marzo perchè potrebbe essere caratterizzato da importanti recrudescenze invernali, inoltre mi serve per verificare l’impatto sulla NAO del trimestre J,F,M.

Chiaramente non ho la pretesa di indovinare ogni mese, questo esercizio serve solamente per verificare la bontà di alcune deduzioni ed evidenziare le potenzialità di una stagione che, secondo me, sono piuttosto elevate.
Sottolineo che tale proiezione è l’unica attualmente a vedere un Inverno degno di tale nome sull’Europa.
I centri di calcolo Internazionali sono all’unanimità di tutt’altro avviso, raffigurando un Inverno mite e secco condizionato probabilmente da un episodio di forte raffreddamento stratosferico.

Grazie per la Vostra attenzione ed un caro saluto a tutti.

Filippo Casciani (Cloover)

Fonte: Meteodue