Benvenuti a questo aggiornamento sul meteo a lungo termine.
In questo focus ho voluto allungarmi un po’, dando uno sguardo alla tendenza più probabile per l’intero febbraio.
Partendo dalla settimana prossima, iniziamo lunedì con gli strascichi della perturbazione arrivata domenica. Temperature di poco sopra media e clima uggioso. Da mercoledì 3, pressione in rapido rinforzo (addirittura arriverà l’alta pressione africana) ed attivazione di venti sciroccali; temperature in sensibile aumento.
Da giovedì a sabato clima da tarda primavera al centro sud, specie lato Tirrenico. La +16 a 850 hPa abbraccerà le due isole maggiori; la +14 arriverà sino in Calabria e Puglia meridionale. Addirittura la +12 si spingerà fino al Lazio.

Attese massime facilmente fino a 30-31 gradi in Sicilia e Sardegna. In generale oltre 25 gradi nel resto del sud. Tra venerdì e sabato si potrebbero toccare i 24 gradi a Roma!
Più fresco al nord e Toscana con massime che dovrebbero attestarsi tra 13 e 15 gradi in Val Padana (localmente meno in presenza di nebbie, le quali non mancheranno affatto).
Insomma, clima da tarda primavera. Peggiora il 7 e 8 febbraio, a seguito dell’arrivo di una perturbazione Atlantica. Temperature in calo (seppur ancora miti) e neve su Alpi e Appennini a quote medio alte.

Dopodiché, si entra nel campo delle ipotesi.

Probabile dal 10 al 17 l’instaurarsi di una circolazione depressionaria nord Atlantica, con temperature in media (localmente al di sotto al Nord) e neve abbondante su Alpi fino a bassa quota (4-500 metri), a quote medie sull’Appennino (1000-1200 metri).
In seguito bisognerà analizzare gli effetti della luna nuova sulla circolazione atmosferica e l’eventuale passaggio della MJO in fase 8 con PNA negativo sul finire seconda decade. Luna nuova che si prospetta molto incisiva: avverrà con un allineamento planetario eccezionale nella costellazione dell’Acquario. In tale circostanza , le forzanti gravitazionali mareali si attendono eccezionali.
L’ultima volta che abbiamo avuto un allineamento simile in Vergine (settembre 2017) abbiamo avuto due tempeste solari di classe X ed un mese fortemente instabile, a tratti alluvionale. Insomma, appare probabile l’instaurarsi di una circolazione fortemente antizonale in terza decade. Molto dipenderà se si scateneranno o meno tempeste solari. Sia nel 2012 che 2018 la luna nuova avvenne in perfetta accoppiata con tempeste solari. Le tempeste solari, impattando in alta stratosfera, in genere inducono a rapidi stratwarming ed a profonde modifiche della circolazione atmosferica. Vedremo. Di sicuro dopo la congiunzione esatta Giove-Saturno del 21 dicembre, di tempeste solari non se ne sono ancora viste. Ma bisogna ricordare che questi ultimi sono ancora in congiunzione e spesso le tempeste solari associate si sono verificate 40-45 giorni dopo la congiunzione esatta.
In conclusione e riassumendo, possiamo dire che fino al 15 almeno la previsione è pressoché fatta: tarda primavera dal 2 al 7. In seguito, dal giorno 8 al 15/16 Atlantico e poi nord Atlantico, con temperature che si riportano in media.
Il dopo dipenderà da fattori astronomici e mareali gravitazionali. Se dovessi formulare una tendenza personale, credo che in ultima decade, dal 19-20, gran parte d’Europa farà i conti con una fase invernale acuta. Da valutare gli effetti sullo stivale italiano, ma credo che saremo colpiti in maniera più o meno netta anche noi. Certo non posso dire che entità di freddo avremo (o dove nevicherà), ma torneremo quasi certamente ad indossare abiti invernali e tornerà la neve a bassa quota a fine Febbraio.

Dove e come lo vedremo in seguito…
Intanto prepariamoci alla primavera settimana prossima…

A presto
Alessio