Dicembre 2019 è il mese nel quale è stato definito ufficialmente il Minimo Solare del Ciclo di transizione tra il ciclo 24/25. A darne l’ufficialità sono stati gli esperti di Nasa e Noaa, l’organismo che studia l’evoluzione del Ciclo di attività del Sole. Da allora gli astrofisici hanno decretato la conclusione del Ciclo 24, mentre ora siamo entrati nel nuovo Ciclo 25.

Quindi, dopo oltre un anno dal suo inizio, la superficie solare (fotosfera) tramite l’immagine inviata dal Magnetogramma HMI – SDO (immagine poco sotto) vengono messe in risalto le Regioni del Sole che mostrano il Campo Magnetico sulla superficie del Sole, quindi, con il colore nero vengono mostrate le linee del campo magnetico che puntano nel senso opposto alla Terra, mentre di colore bianco le linee del Campo Magnetico che arrivano verso la Terra.

Credit: NASA/SDO/Goddard

Fino qui tutto ok. Dicevamo pocanzi che il Sole è ormai ripartito ufficialmente, secondo gli enti preposti al monitoraggio dell’attività solare da oltre un anno, e lo possiamo osservare da quelle macchie bianco/nere mostrate dall’immagine HMI Magnetogram. Il problema è però un altro! Il magnetismo prodotto dalla fotosfera del Sole, al momento non è altrettanto contemplato dall’immagine HMI Intensitygram – colored (immagine sempre fornita dalla Sonda SDO) dove si possono evidenziare le macchie solari e dove ogni giorno ve ne rendiamo conto nel nostro giornaliero nowcasting solare.

Credit: NASA/SDO/Goddard

L’imagine che ci propone HMI Intensitygram – colored è davvero deprimente! Due puntini più o meno grandi come la Terra si osservano nella giornata odierna per un conteggio totale di 16 SSN. (SILSO/SIDC).

Ergo, cosa sta avvenendo al Ciclo 25 per non mostrare quelle macchie solari che richiederebbe il Campo Magnetico? Forse nulla. Potrebbe essere soltanto un momento di stanca dopo due mesi nel quale il Sole sembrava mostrare la forza di ripartire, oppure c’è sotto altro? Inoltre il Solar Flux rimane stabile da oltre un mese sotto gli 80 punti, non certo un segnale di attività solare forte.

In uno studio pubblicato nel 2006, i due astronomi del National Solar Observatory di Tucson in Arizona, Bill Livingston e Matt Penn, pubblicarono uno studio nella quale si mostrava che, data la continua diminuzione di circa 50 Gauss/anno, le macchie solari sarebbero scomparse a partire dal 2015…

Agatha Christie era sovente ripetere una frase: “Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”.

Ma se i due astronomi, attraverso i loro studi, potranno dire di aver avuto ragione di questa clamorosa quanto rivoluzionaria teoria, lo scopriremo solo tra qualche anno. Ma ci ritorneremo.