Di David Wojick – 21 Agosto 2021

Molti dei miei disaccordi con l’IPCC AR6 science Summary for Policy Makers (SPM) sono solo questi, disaccordi. Penso che il loro ragionamento sia difettoso, ma almeno lo capisco. Vedi il mio ultimo articolo – “Il panel scientifico IPCC dell’ONU opta per la pazzia estrema”.

Una sezione dell’SPM, tuttavia, è così sbagliata che deve essere un inganno intenzionale. Lo scopo sembra essere quello di far apparire l’aumento di CO2 atmosferica come un semplice accumulo delle nostre emissioni. Io lo chiamo il modello di inquinamento della CO2 ed è estremamente fuorviante. La verità è ben nota, quindi questo deve essere un atto ingannevole da parte dell’IPCC.

Ecco il paragrafo riassuntivo di apertura. La prima frase è lunga 51 ridicole parole tortuose, la seconda (e ultima) frase afferma la bufala molto chiaramente.

“Mentre si prevede che i pozzi naturali di carbonio terrestri e oceanici assorbano, in termini assoluti, una quantità progressivamente maggiore di CO2 in scenari di emissioni di CO2 più alti rispetto a quelli più bassi, essi diventano meno efficaci, cioè la proporzione di emissioni assorbite da terra e oceano diminuisce con l’aumento delle emissioni cumulative di CO2. Si prevede che questo si traduca in una maggiore proporzione di CO2 emessa che rimane nell’atmosfera (alta confidenza)”.

C’è anche un grafico di fantasia, la figura 7, che pretende di mostrare quanto le “emissioni cumulative di CO2” ridurranno l’efficacia dei pozzi naturali.

L’idea qui è che una certa frazione delle nostre emissioni è assorbita dalla terra (la biosfera) e dall’oceano. La frazione rimanente rimane nell’atmosfera, creando le nostre emissioni cumulative, che è l’aumento di CO2 (presumibilmente molto cattivo).

Dato che l’aumento annuale di CO2 nell’atmosfera è inferiore alle nostre emissioni annuali, questa semplice storia funziona bene. Così troviamo che è un tema comune nel discorso ordinario. Ma gli scienziati che hanno supervisionato la scrittura dell’SPM sono esperti di questa roba e sanno che è selvaggiamente falsa. La nostra CO2 non si accumula nell’atmosfera.

La realtà che nascondono è qualcosa chiamato “flusso di CO2”. Questa è la parte del ciclo del carbonio che rende possibile la vita (basata sul carbonio) sulla Terra. Il flusso di CO2 è un’enorme quantità di CO2 che viene emessa e assorbita ogni anno. Le emissioni naturali sono qualcosa come 20 volte le nostre emissioni. Quindi, quando si tratta di emissioni di CO2, siamo poca cosa. Tenetelo a mente.

Inoltre, il flusso è così enorme che circa il 25% di CO2 atmosferico viene scambiato ogni anno. Un quarto delle molecole di CO2 viene assorbito, sostituito da nuove molecole emesse. Ma questo fatto scomodo non è mai menzionato dall’IPCC.

Il punto è che, dato questo enorme flusso, le nostre emissioni non rimangono nell’atmosfera molto a lungo prima di essere assorbite. La stima standard (ben nota all’IPCC) è che la metà delle nostre emissioni se ne va in meno di 3 anni dal momento della loro emissione. Quasi tutte se ne vanno in meno di 8 anni.

Nota tecnica: la matematica esatta del flusso è molto complessa. Alcune molecole sono assorbite in pochi secondi dall’emissione. Una molecola emessa e riassorbita direttamente nella foglia di un albero, per esempio. Lo stesso per una molecola di una casa sotto un albero. Altre molecole emesse possono non essere mai assorbite, o non per un milione di anni o giù di lì. I numeri esatti sono oggetto di ricerca e di dibattito, ma i numeri approssimativi sono ben stabiliti.

In breve, mentre le nostre emissioni di CO2 possono (o non possono) causare l’aumento osservato, di sicuro non lo compongono. L’aumento di CO2 non è sicuramente composto dalle nostre emissioni cumulative, come dice falsamente l’SPM, perché le nostre emissioni vengono assorbite in pochi anni grazie al flusso.

Cosa dobbiamo fare di questo clamoroso errore? Che è lampante solo per gli esperti. Dato che gli scienziati dell’SPM sono in effetti esperti, questo errore colossale deve essere intenzionale. Dopotutto, perpetua il modello di inquinamento della mente semplice che poi facilita l’agenda politica allarmista.

Notate che a questa clamorosa falsità viene data “alta fiducia”. Che scherzo! Probabilmente hanno un’alta fiducia che possa ingannare i politici, così come la stampa e il pubblico.

In parole povere si tratta di una bufala. Non c’è nessuna questione scientifica qui, nessun disaccordo o discussione. Stanno dicendo qualcosa di importante che sanno perfettamente che è falso. Stanno mentendo ai politici, perpetuando deliberatamente il mito che l’aumento di CO2 è solo il nostro accumulo di emissioni nel tempo. Non è niente del genere e loro lo sanno.

Vergogna all’IPCC!

Fonte: CFACT