Se osserviamo la mappa delle anomalie che propone oggi il blasonato modello americano GFS, possiamo notare come in tutta Europa calerà il vero inverno. Le temperature si porteranno ben al di sotto della norma, anche di oltre 10 gradi. La previsione è centrata per il periodo dell’Immacolata anche se sono già iniziate le nevicate in molte zone con freddo e venti gelidi di provenienza artica.

Non passeranno molti giorni che le cronache si faranno sentire. In definitiva, si denota dai modelli un prossimo periodo veramente degno di nota per la prima decade di dicembre:

GFS 2m Anomalie di temperatura (C) per l’8 dicembre [tropicaltidbits.com].

Ma fino qui tutto normale o quasi, alle porte del prossimo inverno ci sta un periodo freddo seppur leggermente in anticipato.

Vorrei però portare la vostra attenzione su un altro aspetto, molto più pericoloso e importante che, in aggiunta a un periodo di freddo marcato, potrebbe diventare una bomba esplosiva alla quale Attività Solare ha cercato di allertarvi su questo tema molto delicato. Stiamo parlando della possibile crisi energetica che si potrebbe fiondare su tutto l’emisfero nord nel prossimo inverno come già anticipato da parecchio tempo.

I prezzi dell’energia del nord Europa, in questo caso specifico della Svezia, hanno raggiunto livelli record a causa delle temperature sotto lo zero e della bassa produzione di energia eolica. Osservate inoltre la tendenza del grafico, un grafico con tendenza al netto rialzo. I prezzi dell’energia del giorno prima hanno guadagnato il 37% a 151,33 euro/MWh nell’asta spot Nord Pool di venerdì, il più alto di sempre.

Come detto ormai alla noia, l’attività solare prosegue magneticamente molto bassa. Terminato il periodo di inerzia termica degli oceani ci potrebbero essere sgradite sorprese per i paesi oltre il 50° parallelo e probabilmente in modo minore anche al di sotto di questa latitudine.