Del Colonnello Paolo Ernani, meteorologo, ex Aeronautica Militare Italiana – Roma 2 Settembre 2023

Le previsioni meteo di giugno, luglio e agosto 2023 e diffuse, tramite il segretario dell’ONU Guterres, su indicazioni dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (O.M.M.), si sono dimostrate non molto corrette e assai lontane dalle temperature effettivamente verificatesi. Ricordiamo che tale organismo (OMM) aveva previsto, per giugno, luglio e agosto 2023, sia sull’Europa che sull’Italia, una estate molto calda (a causa soprattutto del NINO) di + 1,5° C rispetto alla media del loro ciclo climatico di riferimento (1850/1880?). A motivo di ciò, hanno affermato, sebbene per la fine dell’anno manchino ancora 4 mesi, che il 2023 sarà << L’anno e l’estate più caldi di sempre >>.
Su quali elementi (basandosi sull’azione del Nino?) si sono esposti in tal senso, non siamo in grado di comprenderlo. Sappiamo tuttavia che le loro previsioni si fondano su modelli climatici (in cui viene esaltato il ruolo PRIMARIO della CO2, che a parer nostro, ha zero influenza sulle temperature del GLOBO), per noi carenti.
Per esempio non viene presa in considerazione la variabile Macchie Solare né tantomeno i miliardi e miliardi di tonnellate di polveri e sostanze chimiche immesse nell’atmosfera dalle frequenti eruzioni vulcaniche. Tutte e due, influenzano fortemente le temperature della Terra.
In una prima stima, avevano pronosticato un aumento della temperatura globale, per fine secolo di 5/6 gradi, poi sono scesi a 3/4 gradi e l’ultima proiezione a circa 1,5 gradi. Chiediamo venia per il lungo preambolo.

Ora passiamo ad analizzare in dettaglio come si sono palesate le temperature di questa estate 2023. Posto che il nostro periodo climatico (30 anni) a cui facciamo riferimento va dal 1993/2022, questa volta abbiamo rivolto la nostra attenzione sulle medie mensili delle << Temperature Massime Giornaliere riferite all’estate 2003 e 2023 e di cui riportiamo qui sotto i dati: giugno 2003 T max = 30,79°, luglio 2003 = 31,38°, agosto 2003 = 33,14°, media = 33,18° – giugno 2023 T max = 26,99°, luglio 2023 = 30,97°, agosto 2023 = 29,69°, media = 29,22. Calcolando il Delta o la variazione tra di esse emerge: giugno 2023 è stato più freddo di un bel –3,80°. Il luglio 2023 è stato leggermente più freddo di -0,41° (4 decimi di grado) e qui si è fatta sentire l’influenza dell’Anticiclone Africano. Per diversi giorni (più o meno 10) sostando sulle 2 isole maggiori, su Puglia e Calabria. Si sono toccati punte di 45 gradi centigradi. Infine l’agosto 2023 è stato più freddo di – 3,45°, per cui facendo poi la media delle TEMPERATURE MASSIME dei tre mesi, l’estate 2023 (29,22° C.), rispetto all’estate 2003 (31,77° C.) risulta evidente e in maniera inequivocabile che questa estate appena trascorsa, è risultata più fredda, ripetiamo più fredda di – 2,55 gradi centigradi nel confrontare tra loro, le medie mensili, delle TEMPERATURE MASSIME. Ora la comparazione tra le rispettive media mensili dei due trimestri estivi confermano che l’estate 2023 (24,28° C.) è stato più freddo di ben -2,28° C. In conclusione possiamo affermare che il record dell’ESTATE più calda (periodo 1990/2023) resta ben saldo al 2003 (26,56° C.). Aver messo in campo tanti numeri (tra temperature medie mensili e le medie delle temperature Massime) si rischia di generare confusione, ma lo dovevamo fare. I risultati sono palesemente in forte contrasto con quanto ha affermato il segretario dell’ONU Guterres (e tanti altri di un nutrito elenco di lobbisti green): << Sarà l’estate più calda di sempre e l’anno 2023 il più caldo dal 1850 ad oggi >>. Così non è, almeno per l’estate.
Non abbiamo ancora finito. Vi ricordate quando verso aprile/maggio le sirene strombazzanti pro G.W.A. annunciavano che l’insorgere del “NINO“ sarebbe stata la causa, sia sull’Italia che sull’Europa, di una estate bollente. Appunto, ma dove sta scritto NINO = ESTATE BOLLENTE? Le conseguenze del NINO (leggasi articolo pubblicato su Rivista Meteorologia Aeronautica) si possono esplicitare anche in: estati fresche, nella media, piovose, asciutte (ciò vale per il Mediterraneo centrale e quindi anche per nostra penisola) Vi chiediamo ancora un po’ di pazienza.
Qui sotto è riportato il grafico termico di agosto 2023. Tale mese registrando una temperatura media giornaliera di 24,78° C, nella nostra graduatoria si pone al 20° posto nel periodo 1990/2023. Il record dell’agosto più caldo appartiene ancora al 2003 co, 27,67° C. Tra i due vi è una differenza negativa notevole. L’agosto di quest’anno è stato più freddo di un bel – 2,89 gradi C. L’agosto più freddo spetta al 2006 con 22,84° C. Un’ultima nota: il trend (come da statistica climatologica) è quasi parallelo all’asse delle X. Il prossimo mese sarà invece in discesa.