Di Teo Blašković – Venerdì 26 Luglio 2024
Un importante brillamento solare di lunga durata, di classe X14, è esploso nel lato nascosto del Sole intorno alle 00:00 UTC del 23 luglio 2024, generando un’espulsione di massa coronale (CME) a alone completo. L’evento ha inviato particelle energetiche in tutto il sistema solare, compresa la Terra, dove ha causato una tempesta di radiazione solare Minore di classe S1.
- Il brillamento solare X14 del 23 luglio 2024 è stato rilevato dal Solar Orbiter dell’ESA.
- Questo è il brillamento solare più forte del ciclo solare 25.
- La regione di origine dovrebbe arrivare e rendersi visibile la prossima settimana.
Sulla Terra, è arrivata una tempesta di radiazione solare S1 – Minore iniziata alle 02:50 UTC del 23 luglio e che è durata per il resto della giornata UTC.
È affascinante come gli eventi solari possano avere un impatto significativo sulla Terra, anche se gli effetti diretti possono variare a seconda della posizione della regione sorgente. Il brillamento solare stimato come X14, è davvero impressionante e rappresenta il più forte brillamento solare del ciclo solare 25.
George Ho, come fisico spaziale, svolge un ruolo importante nel comprendere meglio il comportamento del Sole e le sue interazioni con il sistema solare. La sua ricerca contribuisce alla nostra conoscenza delle tempeste solari e aiuta a sviluppare strategie per mitigare gli effetti negativi sulla Terra, come le interruzioni delle comunicazioni elettriche e satellitari. – ha detto che “questo è stato un grande evento a 360 gradi” che ha avuto un forte impatto anche sul pianeta Marte.
La regione che ha generato il brillamento solare X14 del 23 luglio ruoterà visibile dalla Terra la prossima settimana.
Solar Orbiter ha anche rilevato un brillamento solare X12 il 20 maggio 2024, che in precedenza era il brillamento più forte del ciclo solare 25 e tra i primi 10 brillamenti dal 1996, e un X10 il 17 luglio 2023, entrambi dal lato nascosto del Sole.
Il più grande brillamento solare rilevato sul lato rivolto verso la Terra del Sole è stato X8.9 il 14 maggio 2024, appena tre giorni dopo che una serie di CME hanno colpito la Terra, causando una tempesta geomagnetica estrema, G5 – la più forte dal 2003.
Questa tempesta geomagnetica ha costretto migliaia di satelliti in orbita terrestre bassa (LEO) a iniziare manovre di massa in risposta all’improvviso aumento della densità atmosferica dopo che le CME hanno colpito la Terra.
Sulla Terra, tali potenti brillamenti solari possono causare interruzioni diffuse alle reti elettriche, alle comunicazioni satellitari e ai sistemi di navigazione, come si è visto in eventi come il Grande Blackout del Quebec nel marzo 1989.
Credit immagine in evidenza: ESA/Solar Orbiter
Fonte : The Watchers