Articolo di Fiorentino Marco Lubelli – 20 Agosto 2024
Collaboratore di Attività Solare
L’estate meteorologica si concluderà tra dieci giorni, ma è già molto evidente il suo declino osservando i protagonisti meteo-climatici sullo scacchiere europeo. Come abbiamo più volte detto infatti, i protagonisti del tempo sul Mediterraneo centrale sono tre, e lo sono ormai da giugno: l’anticiclone delle Azzorre, l’anticiclone africano e il flusso atlantico che fa riferimento alla depressione d’Islanda. In queste ore si esaurisce l’incursione di origine atlantica che ha determinato fenomeni violenti e un sensibile calo termico. Il pattern climatico prevalente però rimane quello che ha caratterizzato l’intero periodo estivo. Quindi già da domani (oggi ndr) inizierà ad aumentare la pressione sull’Italia a causa di una nuova rimonta dell’anticiclone africano.
Ecco la media delle perturbazioni del modello americano GFS-12 per la giornata di sabato alle ore 12,00. L’anticiclone africano di nuovo padrone del Mediterraneo centrale, ma le isoterme previste a 850 hPa non superano i 20°C se non sulle regioni appenniniche centrali. Questa è la prova che l’energia a disposizione della grande figura stabilizzatrice sahariana ha perso molta della sua forza e che, probabilmente non sarà più in grado di far avvicinare la colonnina di mercurio ai 40°C neanche sulle estreme regioni meridionali. Ciò non significa che le fasi stabili soleggiate e calde non ci saranno più, anzi, il pattern prevalente ci dice l’esatto contrario, la presenza di due alte pressioni sull’Europa non può che preludere a condizioni per lo più secche intervallate da veloci passaggi perturbati. Ma le condizioni di caldo estremo, lo possiamo dire con una certa sicurezza, sono finite per quest’anno. Tanto è vero che già all’inizio della prossima settimana viene confermato un nuovo affondo atlantico ancora tutto da valutare in entità e durata.
Lo schema meteo-climatico rimane sempre il medesimo: anticiclone delle Azzorre che si espande verso est, aria fresca e instabile di origine atlantica irrompe sul Mediterraneo, nuovi temporali forti sul settentrione, già dalla notte di domenica in espansione al resto della Penisola con contestuale calo termico generalizzato. E il dopo? Le previsioni a lungo termine non indicano particolari cambiamenti nel pattern generale che sarà sempre contraddistinto dalla presenza dei due anticicloni e dal flusso perturbato collegato alla semi-permanente islandese.
Guadiamo bene dove si colloca l’anticiclone africano, ben piantato sull’entroterra libico e algerino, dove è normale che sia, il flusso atlantico scende di latitudine, l’anticiclone delle Azzorre rimane in Atlantico mentre sull’Italia prevalgono condizioni di stabilità intervallate da veloci passaggi perturbati. Insomma l’estate finisce il suo percorso stabile e leggermente sopra la media. Il pattern climatico visto fino a oggi sembra non voler lasciare spazio a modifiche…in attesa degli uragani atlantici che potrebbero cambiare tutto…ne riparleremo.
Fonte: Progetto Scienze