Si confermano le previsioni che avevamo formulato qualche settimana fa, con ancora un vortice polare che rimane ben strutturato in sede, core sull’Artico canadese, ben compatto, che continuerà ancora per qualche settimana a girare a grandissime velocità zonali, con temperature in approfondimento a 1 hPa e 10 hPa.

Questo raffreddamento di tutta la colonna isobarica, farà in modo da mantenere sempre attivo un intenso “gradiente di geopotenziale” e un elevato “gradiente termico” fra le latitudini artiche e quelle temperate, accelerando notevolmente il flusso zonale fra le medie ed alte latitudini, con una progressiva intensificazione delle “Westerlies” correnti zonali (occidentali).

Chiaramente con questi presupposti il freddo, quello vero, resterà relegato oltre il 60/65° parallelo.

Comunque rimangono sempre possibili brevi strappi con possibili perturbazioni, in entrata da ovest, con possibili piogge e nevicate anche a quote basse, specie al nord, ove le temperature lo consentiranno.

A quando un possibile sblocco della situazione?
Come già anticipato, dopo la metà di gennaio, quando verranno a formarsi le basi per un possibile ESE WARM con probabile Stratwarming che dalla stratosfera verrà trasferito nel giro di una decina di giorni alla troposfera.

Ma per questo c’è ancora tempo…

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Enzo

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