Autore: Franco Zavatti
Data di pubblicazione: 26 Luglio 2016
Fonte originale: http://www.climatemonitor.it/?p=41874

Il 16 luglio 2016, Su CM è uscito un post di G.G. che commentava un articolo (Sobel et al., 2016) in cui si attribuiva un’influenza benefica all’eccesso di aerosol di origine antropica: avrebbe contribuito a limitare l’aumento di temperatura e questa limitazione avrebbe impedito l’aumento dell’intensità dei cicloni tropicali previsto dai modelli climatici.

Nota di uno sprovveduto: ma allora il tanto strombazzato aumento dell’intensità dei cicloni tropicali non c’è, impedito da fattori antropici che i poveri modelli climatici globali non riescono a gestire? Mi sembra di sognare!

Trascurando i rapporti diretti tra aerosol e cicloni, ho provato a verificare se effettivamente la presenza di aerosol antropico potesse modificare in maniera sensibile la temperatura globale.
Sobel et al.,2016 citano in bibliografia un articolo (Smith et al., 2011) in cui sono riportati i valori decadali del biossido di zolfo (SO2) tra il 1850 e il 2005 più le emissioni addizionali da incendi di foreste e praterie e da incendi di residui agricoli (agricultural waste): questi dati e le anomalie globali NOAA sono nel sito di supporto.

La fig.1 mostra il confronto tra la temperatura annuale globale NOAA e le emissioni di biossido di zolfo: è chiaro che la sovrapposizione o meno dei due grafici non ha alcun significato e dipende dalla scelta scale verticali.

 

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È importante, invece, osservare il comportamento della temperatura al variare della quantità di aerosol antropico.
Nel sito di supporto sono presenti due grafici, equivalenti alla fig.1, in cui all’emissione globale sono aggiunti, rispettivamente, quanto dovuto agli incendi boschivi e di praterie e quando dovuto al bruciamento dei residui agricoli. Le differenze con fig.1 sono minime e non cambiano le conclusione del post.
La situazione che si evince da fig.1 è schematicamente la seguente:

  • 1880-1890 debole crescita di SO2 (a tasso costante) e diminuzione (circa 0.06 °C) della temperatura.
  • 1890-1940 crescita di SO2 con un cambio di pendenza (tasso) tra il 1900 e il 1910. La temperatura, tra varie oscillazioni, cresce debolmente o resta costante, in media.
  • 1940-1970 crescita notevole e improvvisa delle emissioni e corrispondente stazionarietà della temperatura.
  • 1970-1990 sostanziale stabilità delle emissioni (ai valori più alti della serie) e crescita della temperatura.
  • 1990-2000 diminuzione delle emissioni ma crescita della temperatura praticamente allo stesso tasso del periodo precedente.
  • 2000-2005 tendenza alla crescita dell’aerosol mentre la temperatura mostra l’inizio della pausa. La fine della serie delle emissioni non permette ulteriori valutazioni.

In complesso, la relazione tra aerosol antropico e temperatura globale appare come minimo ambigua; in particolare nel periodo 1970-1990, quando i valori elevati e stabili di aerosol non riescono a fermare l’aumento di temperatura, ma anche nel periodo 1940-1970 quando valori assoluti e tassi di crescita elevati dell’aerosol provocano, nella temperatura, comportamenti non molto diversi da quelli del periodo 1890-1940 che ha, però, valori assoluti e tassi di crescita dell’aerosol nettamente inferiori.
Concludo dicendo che l’influenza dell’aerosol antropico sulla temperatura globale (e quindi, secondo i modelli, sull’intensità dei cicloni tropicali) non sembra così determinante come appare nell’articolo di Sobel etal.,2016.

Tutti i grafici e i dati relativi a questo post si trovano nel sito di supporto qui.

Bibliografia

Adam H. Sobel, Suzana J. Camargo, Timothy M. Hall, Chia-Ying Lee, Michael K. Tippett, Allison A. Wing: Human influence on tropical cyclone intensity. Science, 15 Jul 2016: Vol. 353, Issue 6296, pp. 242-246, 2016. DOI:10.1126/science.aaf6574

S. J. Smith, J. van Aardenne, Z. Klimont, R. J. Andres, A. Volke, and S. Delgado Arias: Anthropogenic sulfur dioxide emissions: 1850-2005, Atmos. Chem. Phys., 436, 1101-1116, 2011. DOI:10.5194/acp-11-1101-2011