Di Fiorentino Marco Lubelli – 21 Dicembre 2020
Il Burian ritornerà ad inizio anno? Oggi i modelli ci mostrano un importante peggioramento a carattere freddo per i giorni di Natale e S. Stefano con l’entrata franca della prima onda di carattere artico-continentale, alla quale seguirebbe in veloce sequenza una saccatura polare marittima, che stando alle ultime elaborazioni, potrebbe interessare principalmente il nord-ovest del Paese. Ma, come detto ieri, questo primo stravolgimento del pattern monotono di questi giorni, non ha nulla a che fare con ciò che avverrà nei prossimi giorni in stratosfera con il completamento del TST event. https://www.progettoscienze.com/blog/il-tst-event-si-compie-stratwarming-inizia-linverno-quello-vero/ Oggi, confermando a grandi linee l’evento di strat-warming su tutta la colonna. Iniziamo a vedere delle sequenze molto interessanti in bassa stratosfera. Vediamole in sequenza.
Evidente il desplacement del VP, contemporaneamente due onde di alta pressione sul Pacifico e sull’Atlantico stringono a tenaglia il lobo canadese del Vortice Polare.
Il lobo canadese si isola dalla circolazione generale polare che inizia a ruotare in senso antiorario verso L’Europa.
Il lobo canadese affonda in cutoff fin sugli USA orientali, l’anticiclone delle Azzorre si “erge” in Atlantico, il lobo siberiano affonda sull’Europa.
Evidentissimo il canale depressionario che scende dalla Siberia orientale fino all’Europa. Questo sarebbe Burian. Evidente che stiamo parlando di previsioni ai 100 Hpa, bassa stratosfera, e che, soprattutto fanno riferimento ad un lag temporale molto lungo, dovremo dunque monitorare la situazione con molta attenzione. Ricordiamo che l’intero movimento parte alle 312 ore dunque 13 giorni da oggi, parliamo quindi del 2 gennaio. Vengono quindi confermate le previsioni che facevamo ieri. Attenzione si susseguono indicazioni per una forte avvezione di stampo siberiano per l’inizio del 2021. Vi terremo informati.
Fonte: Progetto Scienze