Un paio di giorni fa, una nostra affezionata lettrice ci ha contattati in privato per sapere qualcosa di più sulla reale modificazione dell’orbita della cometa ISON a seguito del perielio solare della scorsa settimana.
Le ho risposto personalmente affermando che, stando ai dati ufficiali forniti dalla NASA, era pressoché impossibile che ci fosse qualche problema per il nostro pianeta, in quanto la distanza della ISON dalla Terra, nel punto di intersezione tra la propria orbita e quella della Terra, che sarebbe avvenuto in data 2 gennaio 2014, era di ben 68 milioni di km.
Oggi, a seguito dell’annuncio NASA che la traiettoria della ISON è cambiata e che la cometa NON STA SEGUENDO L’ORBITA ORIGINALE, sono andato a ricontrollare la simulazione orbitale della cometa, constatando che, nel medesimo punto preso in esame solo 2 giorni fa, la ISON ci arriva in data 27 dicembre ad una distanza di circa 64 milioni di km.
Fermo restando l’interesse nei confronti di questo bolide cosmico, l’orbita pare essere ancora molto alta rispetto al nostro pianeta. Escludiamo quindi eventuali pericoli diretti con ciò che resta del nucleo originale. C’è però da dire che la reale composizione del nucleo di una cometa non è esattamente noto, pertanto non sappiamo cosa sia realmente accaduto nel passaggio ravvicinato intorno al Sole.
Qualcuno afferma che il nucleo si è semplicemente vaporizzato, altri affermano che si è spezzato in diversi pezzi più o meno grossi.
La fisica ci dice che, TEORICAMENTE, a seguito della frantumazione di un nucleo cometario, i pezzi derivanti da tale frantumazione continuerebbero a percorrere la medesima rotta originale allontanandosi dalla traiettoria “ideale” molto lentamente. Sappiamo che, almeno in questo caso, ciò non è propriamente avvenuto. L’orbita è cambiata e la NASA, ne siamo sicuri, sta ricalcolando la nuova orbita. Tra una settimana circa ne sapremo sicuramente di più sul destino di questo bolide.
Se prima del perielio in molti erano in attesa di questo evento pronti ad immortalarlo con i propri obiettivi, ora si sta cercando di capire prima di tutto cosa è sopravvissuto della cometa originale, che nelle ultime ore pare addirittura “spegnersi” (il che non è proprio positivo perché renderebbe l’individuazione della stessa molto più difficoltoso). Ma si sta cercando di capire anche se potrà o meno costituire un pericolo per il nostro pianeta.
Insomma… una tredicesima che non dimenticheremo tanto facilmente!!!
Per distrarci e pensare a qualcosa di più bello ed eclatante, in questi minuti stiamo raggiungendo la fatidica soglia dei 5000 “mi piace” che tutti voi avete regalato alla nostra pagina facebook e che ora state riversando in questo nostro blog.
Non mi resta che ringraziarvi per la vostra fiducia….
….Grazie di cuore da tutto lo staff di Attività Solare ( Solar Activity )
Bernardo