Sulla rivista Forbes è uscita una lunga intervista a dei fisici solari riguardanti il bizzarro andamento dell’ultimo ciclo, apparso debole e probabilmente il primo di una lunga serie di cicli deboli.

Il primo intervento è quello del fisico Mark Giampapa, di Tucson, in Arizona, che sostiene che, senza alcun dubbio, il Sole si stia dirigendo verso un nuovo “Minimo di Maunder”, con tutte le conseguenze che questo fatto avrebbe sul clima della nostra Terra.

Si sta infatti continuamente indebolendo il campo magnetico polare, ma anche la forza del campo magnetico delle macchie solari, che è all’origine della formazione delle stesse.

Ma anche David Hataway, fisico solare della NASA, sostiene che l’attuale ciclo 24 è il più debole degli ultimi 100 anni, e che è già il terzo ciclo di un trend di indebolimento dell’attività solare.

Stando a Giampapa, potremmo entrare in un minimo solare simile a quello di Maunder che permarrebbe fino almeno al 2080.

Le conseguenze sarebbero quelle di avere un forte raffreddamento climatico, con il rischio che si possa abbassare la produzione del grano e delle sue scorte a livello mondiale.

Altro rischio è che il raffreddamento possa provocare forti estremi termici ed anomalie di caldo e di freddo, di pioggia e di siccità su numerose zone del globo.

Secondo Hataway, comunque, l’eventuale e possibile raffreddamento indotto da un “Maunder Minimum” non sarebbe sufficiente ad invertire il trend di risalita delle temperature globali indotto da cause antropogeniche.

Si tratta comunque al momento di supposizioni, senza dati scientifici esatti, sia del fatto che possa verificarsi un nuovo grande minimo solare, sia del fatto che l’immissione di CO2 nell’atmosfera ne possa neutralizzare gli effetti climatici.

Nell’immagine, il celebre dipinto di Peter Brugel il Vecchio: “Cacciatori nella neve”, che mostra il paesaggio tipico olandese negli inverni di fine Cinquecento.

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Fonte Web: http://freddofili.it/23/05/2014/alla-rincorsa-del-grande-minimo-solare/