Continuiamo a guardare avanti, visto che ciò che avevamo detto molti giorni fa sta ormai per diventare realtà, con l’entrata di aria molto fredda di direzione nord/nord-est e dove apporterà molta neve in questo primo step sulle regioni adriatiche e al sud con la neve che arriverà anche in alcune zone di pianura della Sicilia.

Ora, come dicevamo, guardiamo avanti, e lo facciamo in un territorio dove in molti, anche del settore, sono convinti che non si possa andare oltre i 5 giorni di previsione.

Secondo il blasonato modello GEFS, attorno al 15 gennaio potremmo vivere una situazione molto interessante, conseguenza diretta di quel riscaldamento stratosferico di cui ne abbiamo parlato molto nelle settimane precedenti, con la propagazione che tra qualche giorno sarà completata e dove arriverà fino al suolo.

Nella cartina il modello ci fa vedere un Vortice Polare a questo punto troposferico, 500 hPa (circa 5.500 metri) cioè l’atmosfera inferiore, suddiviso in 3 tronconi, dove si posizionano nelle 3 zone, Baia di Hudson, Mare di Okhotsk e NW della Russia. Lo split, se osservate le carte stratosferiche a 10 hPa, vedrete che risulteranno molto simili a quest’ultima.

Non resta che attendere le dinamiche che la bassissima attività solare ha impartito alla circolazione atmosferica dell’atmosfera di questo prossimo inverno.