La violenta eruzione sottomarina del Tonga, avvenuta nel gennaio 2022, ha iniettato in atmosfera una quantità enorme di vapore acqueo di quasi 150 megatoni, che, facendo le dovute proporzioni, ha aumentato in atmosfera l’acqua di circa il 14%. Gli scienziati del clima sono rimasti inizialmente scioccati dalle proporzioni e dalla ferocia dell’eruzione dell’Hunga Tunga e dall’enorme pennacchio d’acqua che ha improvvisamente diffuso nell’atmosfera superiore. Nel giro di pochi mesi un gruppo di scienziati europei ha richiamato l’attenzione sull’entità di questa eruzione. Dallo studio condotto, hanno concluso che la natura unica e l’entità della perturbazione stratosferica globale causata dal vulcano “la colloca tra gli eventi climatici più notevoli nell’era osservativa moderna, con una serie di potenziali ripercussioni di lunga durata per la composizione stratosferica e il clima”.

Comunque da quella data non sembra esserci stato un grande dibattito sull’argomento pubblicato sulla stampa scientifica. I cinici potrebbero concludere che non c’è stato un grande interesse per qualcosa che possa intaccare tutta la recente propaganda meteorologica che sostiene utilmente Net Zero. Proprio per questo motivo sembra che in molti se lo siano dimenticato, probabilmente la causa è quella di far apparire la causa antropica l’unica e imprescindibile per portare avanti la loro agenda.

Analizzando la situazione ne possiamo dedurre che:
1. il riscaldamento interessa soprattutto i tropici.
2. Nonostante il riscaldamento, si sta già raffreddando abbastanza rapidamente.
3. L’eruzione del Tonga è all’origine del recente aumento della temperatura – soprattutto ai tropici – che era stato calcolato e previsto come lo studio allegato potrà dimostrare.
4. Il riscaldamento, inoltre, è avvenuto nell’ultimo anno in concomitanza del Nino, un fenomeno naturale che tende a scaldare l’oceano Pacifico tropicale e quindi un riscaldamento a livello globale.

Possiamo affermare che mai prima d’ora si era assistito a un’eruzione vulcanica sottomarina con un pennacchio in grado di raggiungere la stratosfera e depositare una grande quantità di acqua vaporizzata.

L’eruzione di Tonga aumenta la possibilità di anomalie temporanee della temperatura superficiale superiori a 1,5 °C

Abstract

Il 15 gennaio 2022, l’eruzione dell’Hunga Tonga-Hunga Ha’apai (HTHH) ha iniettato ben 146 MtH2O e 0,42 MtSO2 nella stratosfera. Questa grande iniezione di vapore acqueo significa che HTHH probabilmente aumenterà il forzante radiativo netto, insolito per una grande eruzione vulcanica, aumentando la possibilità che l’anomalia della temperatura superficiale globale superi temporaneamente 1,5 °C nel prossimo decennio. Qui stimiamo la risposta radiativa all’eruzione di HTHH e ricaviamo l’aumento del rischio che l’anomalia della temperatura superficiale media globale superi brevemente 1.5 °C dopo l’eruzione. Mostriamo che l’HTHH ha un impatto tangibile della possibilità di un imminente superamento di 1,5 °C (aumentando del 7% la possibilità che almeno uno dei prossimi 5 anni superi 1,5 °C), ma il livello di ambizione della politica climatica, in particolare la mitigazione degli inquinanti climatici di breve durata, domina le prospettive di superamento di 1,5 °C su scale temporali decennali.

Fonte : Nature