Ancora uno studio, questa volta del 2019, toglie dubbi e certezze sulla presunta causa della catastrofica propaganda climatica dettata più dalla paura che da studi oggettivi. Da un’attenta ispezione della varianza simile al dente di sega della CO2 mostra circa 10 parti per milione (ppm) di variazione tra il minimo e il massimo influenzato dalla luce solare e dalla distribuzione della vita vegetale. Questo rappresenta molto più dell’aumento di 3 ppm di CO2 che la comunità allarmista climatica che sostiene sia causato dall’uso di combustibili fossili da parte dell’uomo. Per me, questa è la “pistola fumante” che mostra che queste affermazioni sui combustibili fossili che aumenta la CO2 totale sono false e prive di fondamento!

Author

Hermann Harde, Experimental Physics and Materials Science, Helmut-Schmidt-University, Hamburg, Germany

Con quale quantità contribuiscono gli esseri umani alla CO2 presente in atmosfera: confronto dei modelli del ciclo del carbonio con le osservazioni.

Abstract

Il gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici presume che l’inclinazione della concentrazione atmosferica di CO2 negli ultimi anni sia stata determinata quasi esclusivamente dalle emissioni antropogeniche, e questo aumento è responsabile dell’aumento della temperatura durante l’epoca industriale. A causa delle conseguenze di vasta portata di questa affermazione, in questo contributo esaminiamo criticamente diversi modelli del ciclo del carbonio e li confrontiamo con le osservazioni. Li confrontiamo ulteriormente con un concetto alternativo, che include anche l’emissione e l’assorbimento naturali dipendenti dalla temperatura con un ridimensionamento del tasso di assorbimento proporzionale alla concentrazione di CO2. Mostriamo che questo approccio è in accordo con tutte le osservazioni, e sotto questa premessa non le attività umane sono realmente responsabili dell’aumento di CO2 osservato e dell’atteso aumento della temperatura nell’atmosfera, ma proprio di fronte alla temperatura stessa controlla prevalentemente l’aumento di CO2. Pertanto, non la CO2 ma principalmente gli impatti nativi sono responsabili di qualsiasi cambiamento climatico osservato.

Fonte : Science Publishing Group