Ebbene sì, avete letto bene.
Senza cantare vittoria, sembra però che da fine 2016 (data del breve articolo a cui stiamo facendo riferimento) l’aria a casa NASA sia cambiata. Forse non tutto è AGW!
Tralasciando espedienti letterari che l’autore dell’articolo usa per spiegare la portata dell’aumento dei ghiacci in Antartico, ecco la frase clou:
Non soltanto il ghiaccio antartico sta aumentando. La NASA ammette anche che la crescita sta riducendo l’aumento del livello dell’acqua. Questo conferma ciò che vado dicendo da molto tempo. L’Antartico contiene il 90% del ghiaccio della Terra. Se lo strato di ghiaccio antartico sta aumentando, non vorrebbe dire che più del 90% della ricerva di ghiaccio mondiale sta aumentando?
Con buona pace di chi dà la Terra per spacciata e sommersa dalle acque dei ghiacci in scioglimento.
Qualche detrattore avrà pensato, leggendo: “Va beh, ma non sono mica dati aggiornati… risalgono al 2016…”.
Ecco cosa si legge nel proseguio dell’articolo:
La caduta extra della neve, che è cominciata 10.000 anni fa, si è lentamente accumulata sullo strato di ghiaccio e compattata in ghiaccio solido nel corso dei millenni, portando l’aumento dello spessore del ghiaccio nella zona Est e Ovest dell’Antartico di una media di 1.7 cmq all’anno.
La notizia non va certo sottovalutata. Se andiamo indietro solo di qualche mese (Ottobre 2015), troviamo quest’altro articolo, pubblicato sul sito della NASA, che riporta gli stessi dati, specificando che una tale conclusione va contro persino (strano eh…?) i famosi Report dell’IPCC:
La ricerca sfida le conclusioni di altri studi, incluso il report del 2013 della Commissione Intergovernativa sul Cambiamento Climatico , che dice che l’Antartico sta perdendo terreno ghiacciato (coperto di ghiaccio, ndr).
Qui, potete trovare il nostro articolo del 2015, in cui il lavoro della NASA è stato tradotto interamente.
La questione che ci troviamo di fronte è duplice: da una parte, una preoccupazione in meno poichè la salute dei ghiacci antartici è ottima; dall’altra, un dubbio che sembra quasi certezza sul fatto che i dati vengano manipolati ad arte per obiettivi a noi sconosciuti…
Sara Maria Maestroni