17-01-2017 – Salve a tutti; aggiornamento serale in piena emergenza neve e maltempo per molte regioni italiane, in particolare a causa per le abbondanti nevicate in atto su Abruzzo e Marche meridionali, come annunciato in molti editoriali nei giorni scorsi.
Cosa sta succedendo??
Un vortice ciclonico “sforna” nubi a ritmo continuo nel Mediterraneo, facendo perno sul minimo, ormai ben strutturato in quota e al suolo, nel Tirreno meridionale (fig.1)
fig.1
Da quella posizione rovesci e temporali colpiscono ripetutamente le isole maggiori (con nevicate in Sardegna a quote basse), la Calabria e la Campania, per poi ripresentarsi in Adriatico, su tutta la fascia compresa il Conero (Marche) tutto l”Abruzzo e buona parte del Molise.
Ma è proprio l’Abruzzo l’epicentro del maltempo, con centri abitati collocati su rilievi collinari ai piedi dei contrafforti appenninici che hanno ormai superato il metro di altezza di neve e le precipitazioni, ora, sono riprese con notevole intensità, dopo una relativa pausa pomeridiana (fig..2)
fig.2
Non andrà purtroppo meglio nelle prossime 48 h, con la depressione centrata sempre nel Tirreno meridionale, sempre più isolata dal punto di vista dell’alimentazione fredda, ma sempre ben alimentata dalle calde acque mediterranee (fig.3).
fig.3
In tale contesto, la depressione resta bloccata nelle regioni meridionali e le regioni centrali adriatiche risultano continuamente esposte a intense correnti orientali che vanno a contrastare con la risalita di aria più calda dallo Ionio.
Ecco quindi, che anche per tutta la giornata di domani accumuli pluviometrici anche consistenti colpiranno con insistenza l’Abruzzo orientale, con quota neve attestata intorno 200-400 m a seconda delle località.
fig.4
Altre nevicate abbondanti si aggiungeranno quindi a quelle già presenti, con accumuli che oltrepasseranno i 2 m al disopra dei 600-700 m.
Non andrà meglio nella giornata di giovedì, con evoluzione praticamente bloccata, sebbene sia possibile una leggera attenuazione dei fenomeni, ma con quota neve sempre attestata intorno 300-400 m in Abruzzo, con tendenza a risalire intorno ai 500-600 m durante la giornata e con rischio eventuali di fenomeni alluvionali in caso di repentina risalita del limite delle nevicate (fig.5).
fig.5
Finalmente nella giornata di Venerdì le precipitazioni dovrebbero attenuarsi nella regione abruzzese, con situazioni che arriveranno sicuramente a presentare gravi emergenze per alcune località ben esposte dei versanti collinari e montuosi dei rilievi più orientali (Gran Sasso e Maiella).
Con il termine della settimana i fenomeni dovrebbero finalmente allentare la presa in Adriatico e spostarsi più a ovest, con risvolti interessanti per alcune regioni, di cui parleremo più approfonditamente nei prossimi giorni; nel frattempo, fornendo uno sguardo al lungo termine, sempre più dirompente appare l’intenso warming stratosferico previsto dai modelli per la fine di Gennaio, che potrebbe aprire nuove parentesi dinamiche e nevose nello scacchiere europeo, ma anche questo verrà trattato nei successivi aggiornamenti.
fig.6
Insomma, un inverno che non ha nessuna intenzione di mollare la presa e da subito ci attendono altre 48 h di maltempo e nevicate per le regioni menzionate.
Roberto
Attività Solare