27-12-2016 – Salve a tutti, rapido aggiornamento serale, molto atteso dagli appassionati, in ansia per le sorti dell’inverno in corso. Diciamo subito che giungono segnali in parte contrastanti nei modelli alle varie quote. La troposfera propone ancora carte molto interessanti, in alcuni casi davvero gelide, la stratosfera, viceversa, continua a raffreddarsi e a chiudersi nei settori medio-alti…

Andiamo per gradi, confermata in pieno l’irruzione fredda continentale in Adriatico e al sud, con parziale allargamento dell’area di influenza del freddo e delle fenomenologie (ved. editoriale precedente)………

fig.1

A seguire, nel medio termine, i modelli vedono una parziale difficoltà delle onde planetarie oceaniche a penetrare in Artico, molto maggiore rispetto alle miessioni di ieri (fig..2).

fig.2

Il Vortice Polare appare più resistente e compatto quindi, sebbene nel lungo termine l’azione dell’onda Pacifica e Atlantica riprenda vigore in tutte le emissioni (fig.3).

fig.3

Nell’ultima corsa del modello americano (fig.3) appaiono carte da irruzione fredda in stile “buran” con una massiccia colata fredda in arrivo direttamente dagli Urali, con valori a 850 hPa davvero gelidi nella penisola (fig.4).

fig.4

Anomalie termiche davvero considerevoli nel Mediterraneo, un lungo treno gelido in partenza dalla Russia diretto verso le nostre regioni, il sogno di tutti i meteo appassionati (fig.5).

fig.5

Gennaio gelido quindi, si cambia registro??

In realtà ci sono molti dubbi;  a prescindere dalla validità di una previsione a così lungo termine (10 Gennaio), la stratosfera, come accennato, continua a raffreddarsi e il VPS  a compattarsi, al 23 Dicembre il valore del NAM a 10 hPa (30 km) è ormai giunto a 1,6, oltre la fatidica soglia di B&D (ved. editoriale).

fig.6

Senza entrare in dettagli già approfonditi numerose volte, qualora la spinta al ricompattamento risultasse troppo forte dai piani superiori stratosferici, nei prossimi giorni potremmo vedere le varie emissioni dei modelli mostrare progressivamente in VP sempre più compatto e chiuso alle quote troposferiche, senza particolari ondulazioni, senza freddo e neve alle medie latitudini quindi, con piena ripresa della zonalità a ovest.

Se ciò dovesse accadere,vi è stato appena mostrato, a giudizio dello scrivente, il motivo principale.

Per adesso però, i modelli continuano a mostrare evoluzioni interessanti, anche gelide e nevose per alcune regioni e, pertanto, l’inverno è sempre in gioco; ad aggiunta di quanto affermato, è presente ancora un settore intermedio, al confine tra stratosfera e troposfera, piuttosto reattivo, dinamico e ciò depone a favore di una certa difficoltà da parte della stratosfera a imporre il suo ritmo ai piani inferiori (fig.7).

 fig.7

Fonte Web: ANCORA SCENARI GELIDI E NEVOSI NEI MODELLI PER GENNAIO, ADDIRITTURA CON “BURAN”, INVERNO CRUDO IN ARRIVO. CI SONO PERO’ PARECCHIE INCOGNITE DA RISOLVERE

Roberto
Attività Solare