Giusto per tenervi impegnati ed evitare che possiate cadere nel “tranello” mediatico dell’AGW, secondo il quale un hamburgher sulla piastra (accesa è… durante la cottura intendo…) starebbe più fresco di tutti noi, diamo uno sguardo all’andamento dei ghiacci artici e antartici.

Nei giorni scorsi abbiamo commentato (e letto il commento di Climatemonitor) la previsione nefasta, a dire il vero anche sconsiderata e priva di fondamento, secondo la quale i ghiacci Artici scomparirebbero quasi del tutto (fino ad 1 milione di km2) entro i prossimi 4 mesi (cioè Settembre 2016). Già avevamo letto che, in realtà, neanche gli scienziati pro-AGW concordano su tale previsione… definendola “azzardata”.

In molti, negli ultimi giorni, mi hanno fatto notare come l’andamento dei ghiacci Artici fosse effettivamente sottomedia… ma questo, fino ad ora, non fa che seguire l’andamento degli anni precedenti. Anche nel 2015 ci si aspettava un record di scioglimento dei ghiacci. E invece, proprio a metà giugno e in pieno El Nino, i ghiacci Artici hanno iniziato un recupero.

 

Quindi prima di festeggiare per un’eventuale “vittoria” dei riscaldisti, aspettiamo Settembre e vediamo se l’estensione scenderà ad 1 milione di km2 come da previsione del grande esperto (?) o se, invece, chiuderà a 4.8 milioni di km2 come prevedono gli scienziati giapponesi Noriaki Kimura e Hiroyasu Hasumi del Atmosphere and Ocean Research Institute, dell’università di Tokyo.

 

Antartide

Per quanto riguarda il ghiaccio Antartico, invece la situazione anche lì è tutt’altro che nefasta e l’estensione è in ripresa.

 

Ci vorrà ancora qualche mese prima che tutto torni ad una condizione simile a quella precedente ad El Nino. E sono convinto che tale condizione non tarderà ad arrivare.

Uno sguardo, infine, alla Groenlandia. Confrontiamo il “melt extent” di quest’anno (fino ad oggi) con quello dell’interno 2015…

Possiamo notare che la situazione non è, in realtà, così preoccupante come vogliono far credere in TV e sui siti “dai facili click“.

 

Groenlandia

Anche perché la Groenlandia risente di condizioni particolari di circolazione sia oceanica che atmosferica tali che il ghiaccio si scioglie, in parte, tutti gli anni. Ad ogni modo, a seconda della fonte dei dati, il grafico qui sopra appare in un modo piuttosto che in un altro.

Melt_combine
A sinistra: mappa aree in cui la fusione ha avuto luogo negli ultimi due giorni. A destra: la percentuale della superficie totale del ghiaccio dove la fusione avvenuta dal 1° gennaio fino ad oggi (in blu). Per confronto la media del periodo 1990-2013 è mostrato nella curva grigio scuro. La variazione di anno in anno per ciascuno dei giorni durante la stagione di fusione sono presenti come area ombreggiata grigia.

E anche qui, confrontiamola con i grafici di fine luglio 2015:

 

melt_combine

Anche qui… non penso sia il caso di allarmarsi prima del tempo. In molti, ad inizio anno, prevedevano una primavera torrida e siccitosa. E invece abbiamo visto che non in molte zone d’Italia la pioggia non smette di fare danni.

 

In conclusione…

bisogna ricordarsi che tra la fine del 2014 e l’inizio del 2016 abbiamo avuto un evento di El Nino in versione Strong. Questo ha scaldato notevolmente l’aria e immesso una quantità di umidità in atmosfera molto elevata. Contemporaneamente, almeno per il periodo invernale, il Vortice Polare si è mantenuto molto compatto e freddo… molto freddo. E appena El Nino ha smesso di “pompare” calore, il VP si è liberato ed ha iniziato a fare disastri ovunque.

Ora tutta l’umidità che El Nino ha immesso in atmosfera dovrà in qualche modo “precipitare al suolo”.
E lo farà nei prossimi mesi… come sta già facendo da un paio di mesi a questa parte.
Io, personalmente, non vedo alcun motivo di preoccupazione.
I ghiacci stanno, tutto sommato, seguendo un andamento abbastanza nella norma. E siamo a metà Giugno. Un Giugno che, almeno per mezza Europa, non promette nulla di buono. Vedremo…

Buona serata
Bernardo Mattiucci
Attività Solare