Del Colonnello Paolo Ernani, ex Aeronautica Militare Italiana – Roma 20 aprile 2023
Certamente molto interessante è la notizia (rilanciata dall’Ansa questa mattina) nella quale COPERNICUS (Servizio di Osservazione della Terra della U.E.) che fa parte integrante dell’ EUROPEAN STATE of the CLIMATE 2022, ha annunciato che la temperatura dell’EUROPA negli anni 2018/2022 è aumentata, rispetto al periodo preindustriale del 1850/1900, di 2,2 gradi C.
Non è nostra abitudine interferire con un così illustre ente di ricerca, ci mancherebbe altro, ma ci piacerebbe capire se, nella valutazione complessiva dello stato termico dell’Europa, e cioè quel 2,2 gradi C., si è tenuto conto: A) delle ISOLE di CALORE, B) dell’effetto termico generato dall’utilizzo dei CLIMATIZZATORI che, come abbiamo sperimentato, emettono fiumi e fiumi di aria molto calda verso l’esterno, alterandone artificialmente il suo reale stato e C) per ultimo, se è stato preso in considerazione il calore che milioni di lampadine accese durante la notte (l’effetto visivo lo abbiamo visto tutti, quando nei TG della sera, viene inquadrata l’Italia e non solo), dove appaiono immense distese di zone illuminate e riscaldate dalle luci notturne).
Uno studioso tedesco, di cui ci sfugge il nome (ma che potreste rintracciare sui social), ha calcolato, tenendo conto delle <<sole>> ISOLE DI CALORE, che le temperature annue in Germania andrebbero diminuite di 2°/3° gradi. Questa dinamica poi, che l’IPCC, gli Ambientalisti, i Verdi, la piccola icona SVEDESE e la NEW generation dovrebbero conoscere, ma che andrebbe estesa a tutto il Globo ovviamente.
In definitiva, se queste effetti di cui sopra, non sono stati presi in considerazione, vagliati, studiati e inserirli nei modelli di rilevamento delle temperature, il tutto si complica. Perché, se così non fosse, quel 2,2 gradi C., a nostro modesto parere, andrebbe ridimensionato, se si facesse riferimento, per esempio, al periodo caldo del MEDIOEVO, con temperature molto più alte rispetto a quelle di oggi. E infine. Si asserisce che gli anni 2018/2022 sono stati caldi, tralasciando di dire che, da circa 10 anni, in Italia e nel Globo, queste si muovono a cavallo di un trend in DI-MI-NU-ZI-ONE. E quindi………..a voi la conclusione.