Del Colonnello Paolo Ernani, meteorologo, ex Aeronautica Militare Italiana – Roma 3 Maggio 2023

Nella nostra pre-analisi del 7 aprile 2023, sia pur con moderata convinzione, si era ipotizzato ben altro. Nonostante il supporto dei dati statistici climatologici (mesi e trend) delle temperature, siamo andati buca. È proprio vero: ogni regola, ha quasi sempre la sua eccezione. La nostra ipotesi termica prevedeva il mese di aprile con temperature abbastanza elevate, tra i 14,50° e i 15,00° C..
Non si sono raggiunte, come media mensile.

Tuttavia, per nostra consolazione, l’onda di calore (peraltro da noi data come probabile, nell’analisi del 7 aprile) verificatasi tra il 26 e il 30, ha raggiunto la temperatura media di 15,36° C e il cui valore più elevato è stato di 16,48°, registrato il giorno 30. È accaduto insomma un evento termico insolito, molto difficile da prevedere. Un evento unico che non si è mai verificato nel periodo 1990/2022 (33 anni).
Se ricordate, nella nostra pre-analisi, di 25 giorni fa, l’aprile 2021 entra nella TOP FOUR, collocandosi al 3° posto tra i più freddi, mentre quello del 2022, anch’esso negativo, si è posizionato al 6° posto tra i freddi. Dunque a questi 2 eccezionali eventi consecutivi freddi, si aggiunge ora quello di aprile 2023 che segna, rispetto alla media 30ennale 1993/2022 (13,56°C) uno scarto di – 0,81° C. e una variazione, rispetto all’aprile scorso, di un + 0.10° C.
In conclusione, registrando il valore termico mensile di 12,75° C., anche questo va ad occupare infatti il 10° posto tra i freddi. Un’ultima nota. Ci confortano le numerose nevicate (il loro manto, dello spessore anche di 5 metri e in futuro in lento scioglimento, sarà una manna per le falde acquifere, siatene certi) che hanno imbiancato sia le Alpi che le cime appenniniche a quote anche relativamente basse.
Eh si, perché la neve in Italia, non la si doveva più vedere, per i professoroni (IPCC, la Greta e tutti i suoi Gretini) dei cambiamenti climatici. Il manto bianco?, sarà solo un ricordo, dicevano, per le future generazioni. Ma che bravi. E poi, udite, udite, non potranno annunciare la loro tanto osannata litania: è il mese più caldo di sempre. Ci sarà invece, un silenzio assordante, forse.