Articolo di Fiorentino Marco Lubelli – 26 Settembre 2024
Il mese di settembre si chiude con una poderosa irruzione di aria fredda polare marittima che interesserà in un primo momento l’Europa occidentale per spostarsi velocemente verso est e coinvolgere anche il nostro Paese.
Poderosa la discesa di aria fredda, frecce nere, che richiama aria molto calda, a curvatura ciclonica a nord delle Alpi, anticiclonica sull’Italia. Il risultato di questa configurazione è stata una mattinata estiva su quasi tutta l’Italia con le temperature che hanno di nuovo superato i 30 gradi su molte città.
Domani si replicherà al sud dopo una notte che sarà davvero tropicale su buona parte del nostro paese, infatti in molte città italiane questa notte non si scenderà sotto i 20 gradi. Questa fiammata calda sarà però molto veloce perché già dalla nottata di domani inizierà ad entrare l’aria fredda collegata all’affondo polare, aria fredda che sarà più attiva, in fatto di fenomeni, sulle Alpi e a nord del Po con fenomeni anche intensi ed un calo termico notevole che potrebbe portare di nuovo nevicate sull’arco alpino al di sopra già dei 1000 m. Al seguito di questo affondo polare si allungherà sull’Europa centrale una cellula di alta pressione che porterà fredde correnti nord orientali su tutto il Paese.
Domenica l’aria fredda entrerà anche al sud e il mese di settembre si chiuderà al di sotto delle medie del periodo su tutto il Paese.
Giornata di lunedì 30 settembre che sarà davvero rigida soprattutto sulla Pianura Padana dove potremmo registrare valori vicini ai record storici di settembre. Con questo freddo abbrivio inizierà ottobre, con le temperature ancora sotto la media su buona parte dell’Europa continentale, fatta eccezione la Russia con importanti anomalie calde e l’Iberia.
Una configurazione meteoclimatica del tutto opposta a quella dello scorso anno e che promette, come dicevamo nello scorso articolo di previsione, forte dinamicità.
Infatti le previsioni a lungo termine dei principali modelli prevedono temperature nella media del periodo o leggermente sotto al nord e in medie o leggermente sopra al sud, a causa di una circolazione prevalente dai quadranti nord occidentali.
Lo schema dominante della circolazione generale visto in settembre non muta: correnti fredde polari in direzione dell’Europa centro occidentale con interessamento delle regioni settentrionali italiane, più marginalmente invece interessato il sud…insomma le ottobrate sembrano davvero lontane quest’anno.
Fonte: Progetto Scienze