Articolo di Fiorentino Marco Lubelli – 23 Settembre 2024
Collaboratore di Attività Solare

In queste ore il fronte atlantico che ha interessato oggi il nostro Paese si allontana portando effetti maggiori sul triveneto e sulle regioni tirreniche centro meridionali, esclusa la Calabria e la Sicilia, e sulla Puglia, dove saranno possibili fenomeni importanti nelle prossime 12 ore soprattutto sul Salento. Ultimi strascichi di questa fase instabile che presto lascerà il posto a una veloce fiammata africana.

Come dicevamo ieri, un nucleo di aria polare marittima attraverserà velocemente l’Europa colpendo dapprima Gran Bretagna e Francia per poi piegare verso est e interessare anche il nostro Paese. Nella prima fase il nucleo freddo determinerà una cospicua risposta calda che avrà i maggiori effetti sul meridione nella giornata di venerdi.

Temperature over 30 gradi venerdì mattina e una notte quasi estiva quella tra venerdì e sabato con temperature sopra la media anche di 8/10 gradi sulle estreme regioni meridionali. Sarà comunque un caldo di breve durata, entrerà infatti ben presto aria più fredda che determinerà entro domenica un veloce passaggio temporalesco più attivo sulle regioni del nord est e su quelle adriatiche, ben presto sostituito dalla rimonta dell’alta pressione delle Azzorre che determinerà un netto miglioramento ovunque. Sarà questo l’inizio di una nuova fase meteorologica caratterizzata probabilmente da correnti prevalentemente nord/occidentali a causa del progressivo riassorbimento di una forte anomalia termica negativa che si posizionerà tra Scandinavia e Islanda inviando probabilmente un nuovo nucleo di aria fredda durante la prossima settimana.

Il nucleo freddo in entrata sul Mediterraneo centrale durante il weekend si addosserà alla Alpi dove sul lato dolomitico potremmo sfiorare temperature record, di freddo. A questo potrebbe seguirne un altro più debole di origine nord atlantica proprio nei primi giorni di ottobre.

Ottobre, stando alle ultime elaborazioni dei modelli sarebbe dunque piuttosto freddo, almeno nella sua parte iniziale ma del tutto secco essendo le correnti principali provenienti dal nord Atlantico. Dunque si affievoliscono le possibilità di nuovi affondi alluvionali, fortunatamente e ottobre potrebbe davvero mostrare giorni stabili, come è nella casistica climatica, ma decisamente in media termica o addirittura leggermente sotto come mostrato nel seguente diagramma “spaghetti” riferito a Bologna.

Fonte: Progetto Scienze