Lo avevamo anticipato oltre 10 anni fa, chi ci segue da molti anni si ricorderà certamente. Il ciclo 24 alla fine risulterà un ciclo molto basso, molto più basso rispetto a ciò che il Sole aveva mostrato nel XX secolo.

Oggi lo possiamo dire, seguendo quella branchia di astrofisica che aveva ipotizzato un ciclo 24 debole, il più debole da 200 anni, mentre il prossimo ciclo 25 potrebbe risultare ancora più debole o comunque restare più o meno della stessa forza del ciclo 24.

Con oggi segnaliamo l’11° giorno spotless consecutivo, mentre salgono a 138 i giorni di questo 2018, quindi oltre il 60% delle giornate del 2018 sono passate senza macchie solari sulla superficie del sole. Sono invece 284 i giorni spotless dal massimo solare (febbraio 2014).

L’immagine del sole inviata dalla sonda SDO/HMI Continuum

 

Il Sole dorme, e lo fa in modo deciso, facendo capire che il minimo sta entrando in modo deciso. Lo possiamo capire anche da EUVI/AIA 195 Stonyhurst Heliographic. La mappa del sole non mostra alcuna area attiva su tutta la superficie solare.

La mappa di EUVI/AIA 195 Stonyhurst Heliographic.

 

Il 2018 potrebbe arrivare a 200/220 giorni spotless annunciando così l’inizio di una lunga fase di minimo profondo.

La storia ce l’ha raccontato per secoli, millenni. Ogni qual volta le macchie solari svaniscono dalla superficie del Sole, i raggi cosmici aumentano in modo vistoso, attualmente siamo oltre il 18% dal 2015. Il meteo si inasprisce, il Jet Stream rallenta la sua velocità e accentua la componente nord-sud affondando molto più a sud, portando con se piogge e alluvioni disastrose su tutto il pianeta, ondate di calore in zone inusuali, siccità, temperature rigide gelo è nevicate record che certamente avranno ripercussioni sulla produzione alimentare futura.

Enzo
Attività Solare,