BALI, Indonesia.
Quello che vedete in questa foto è il Monte Agung, uno stratovulcano alto circa 3000 metri che domina tutta l’isola di Bali, insieme ad altri vulcani più bassi.

L’ultima volta che ha eruttato è stato nel 1963, provocato in totale circa 2000 morti tra le varie eruzioni e relative conseguente.

 

In questi giorni sta brontolando non poco e le autorità indonesiane hanno elevato l’allerta al livello arancio, livello 3 su una scala di 5 livelli.

La classificazione che trovate nei siti web specializzati e nelle app indica “minor activity or eruption warning (3 out of 5)”. Sta a significare un’attività vulcanica ancora minima. Ma la storia eruttiva di questo vulcano non è molto nota se non che mediamente erutta in modo altamente esplosivo.

Ma intanto, come riferisce un sito web di Bali, scimmie e serpenti stanno abbandonando al zona scendendo dalla montagna.

È noto che gli animali selvatici avvertano con un certo anticipo l’eruzione di un vulcano, e cercano di mettersi in salvo.

 

Nell’eruzione del 1963 ci furono una serie di scosse e brontolii a metà febbraio. Un mese dopo, il 17 Marzo, avvenne l’eruzione esplosiva VEI-5, con cenere fino a 8-10 km di altezza e nube piroclastica che provocò 1500 morti. Nei 2 mesi successivi ci furono altri 200 morti a causa delle piogge acide dovute all’enorme quantità di cenere presente in atmosfera. Il 16 Maggio una nuova nube piroclastica provocò altri 200 morti circa. Da quel momento il vulcano è tornato a “dormire”… diventando una gettonatissima meta turistica dell’isola.

Siamo in procinti di assistere ad una nuova eruzione?
Molto probabilmente si!

 

Per quanti ci chiederanno se una tale eruzione potrà provocare ripercussioni sul clima, la risposta è SI, ma come al solito, dipende dalla quota raggiunta dalla cenere espulsa!

 

Vi terremo aggiornati.

 

Bernardo Mattiucci
Attività Solare