Di Fiorentino Marco Lubelli – 31 Dicembre 2020
Fino a ieri parlavamo solo di stratwarming, di possibile split del vortice polare stratosferico e di possibili futuri stravolgimenti dei modelli meteorologici a lungo termine. Nessuno di essi, neanche nelle loro code, vedevano segnali della diffusione verso il basso di questo “scombussolamento stratosferico”.https://www.progettoscienze.com/blog/si-compie-lo-stratwarming-a-120-ore-split-a-10-hpa/ Oggi per primo GFS-12 e in maniera più sfumata ECMWF-12 iniziano a intravvedere in troposfera l’importante stravolgimento che ci aspettavamo. Vediamole nel dettaglio. Ci concentreremo dapprima sulle 240 ore.
In entrambe le evoluzioni descritte dai modelli si evince una separazione dei nuclei di vorticità del VP, in GFS a causa dell’insorgere repentino e apparentemente inspiegabile di un anticiclone polare. In realtà questo è il vero marchio dello stratwarming in troposfera, vediamolo nel dettaglio.
Abbiamo segnato in rosso l’insorgere dell’anticiclone polare che “spacca in due” il VP con la parte siberiana che ruota in senso orario attorno al polo, un movimento schiettamente antizonale (in senso contrario alle correnti occidentali prevalenti mosse dalla rotazione terrestre). Con questo risultato:
Il Vortice polare spezzato in due porta la sua parte siberiana sulla Scandinavia pronta per irrompere sull’Europa: è la genesi del burian. ECMWF la vede diversamente, vede un abbozzo di separazione del VP ma non sufficiente a determinarne la separazione antizonale del ramo siberiano, vede al contempo una forzante nell’intrusione dell’anticiclone aleutinico all’interno della “trottola polare” un altro possibile effetto dello stratwarming. Insomma i modelli di oggi iniziano a “fiutare” importanti movimenti per il periodo indicato ieri, dal 10 gennaio in poi, in un contesto generale che fino a quella data vedrà l’Italia settentrionale sotto il giogo di una persistente circolazione polare marittima con possibili ingerenze continentali verso la befana, con altre occasioni per nevicate in pianura e temperature sotto la media: insomma Buon anno in attesa del Burian.
Fonte: Progetto Scienze