Da Nord a Sud, qui in Italia, stiamo boccheggiando per il gran caldo che ci ha investito. Proviamo a fare il punto della situazione dal nostro punto di vista, azzardando qualche previsione sul prossimo autunno.

In questo senso, un articolo ci viene in aiuto: prende in considerazione i pattern che coinvolgono il Mare Mediterraneo e come tali schemi posso aiutarci a fare ipotesi sull’autunno in arrivo.

Questa è la carta che mostra le temperature superficiali del mediterraneo nel periodo dal 27 Luglio 2017 al 02 Agosto 2017:

 

 

Due sono i principali fenomeni atmosferici che possono derivare da temperature superficiali elevate durante la stagione estiva: importanti inondazioni e veri e propri tornado.

Cominciamo dalle inondazioni. Secondo quanto si dice nell’articolo, più si va verso l’autunno, maggiori sono le probabilità di avere incursioni depressionarie, che coinvolgono soprattutto le coste della Liguria e la regione adriatica settentrionale (NE dell’Italia, Ovest Slovenia e NW della Croazia):

Depressioni sempre più profonde sul Mediterraneo settentrionale con frequente genesi di cicloni secondari creano le condizioni per un lento e forte movimento di convergenze di vento superficiale sul Mar Ligure. I movimenti verso l’alto della convergenza e del jetstream produce lunghe linee convettive di convergenza che partecipano alla creazione di temporali.

Per quanto riguarda le zone del Friuli e della Croazia, i movimenti ascensionali costringono l’aria lungo i pendii delle Alpi.

Tutto ciò, nel complesso, produce episodi di pioggia che possono durare dalle 24 alle 48 ore, con accumulo dai pioggia dai 200 ai 400 mm ogni 24 ore.

Nell’articolo poi leggiamo:

[…] Le temperature superficiali particolarmente elevate posso risultare in una massa d’aria più umida e in un quantitativo di pioggia maggiore.

Trovate alcuni esempi di cosa è già successo a seguito del pattern appena spiegato: è rimasta purtroppo famosa l’alluvione di Genova di Novembre 2011, di cui trovate numerosi video in rete. Qui e qui un paio di testimonianze.

Per quanto riguarda i tornado, essi hanno origine dalla combinazione di alte temperature superficiali e masse d’aria umide con profonde depressioni. In più, di solito tali aree depressionarie sono circondate da correnti a getto molto forti, che generano a loro volta venti forti. Rispetto ai cicloni di origine secondaria, leggiamo:

La presenza di cicloni a origine secondaria sul Mediterraneo settentrionale spesso sfocia in venti forti da sud a basso livello/superficiali, che danno profili ventosi che cambiano verticalmente, fenomeno che apre le porte a supercelle e tornado.

In particolare, gli stessi antecedenti che producono celle convettive in Liguria tendono anche a creare tornado.

Qual è l’effetto di tali patterns nel Mediterraneo centrale?

Con una rimanente alta instabilità in loco (2000+ J/kg MLCAPE – Convettive Available Potential Energy, energia convettiva potenziale disponibile, ndr, non è insolita in Novembre nel Tirreno meridionale e nel Mediterraneo centrale) e venti ascensionali forti, i tornado decisamente si verificano.

L’articolo riporta i video di tornado che si sono verificati a Taranto e a Roma.

Viste le attuali temperature, ci sono le condizioni perché si sviluppino, in Autunno, eventi atmosferici di intensità anche molto forte.

 

 

Sara Maria Maestroni
Attività Solare